Sblocca Italia: petrolio e aeroporto, il Vallo si mobilita

Dalle opere ferroviarie per l’alta velocità agli interventi per gli aeroporti, dai lavori pubblici nelle grandi aree urbane a quelle per infrastrutture viarie. Queste solo alcune degli interventi – riportati in un comunicato del ministero delle Infrastrutture – che saranno interessati dallo Sblocca Italia. Tra queste opere interventi infrastrutturali all’aeroporto di Salerno. Inoltre il futuro della Basilicata è sempre più legato allo sfruttamento della risorsa petrolio. Questo quanto emerge dal Quotidiano di Basilicata. Secondo la Strategia energetica nazionale e il decreto “Sblocca Italia” – sarebbe quello di accelerare sull’aumento della produzione: dagli 85-88mila barili al giorno attuali si passerebbe ai 104mila previsti dall’accordo Eni-Regione Basilicata del 1998, per poi spingersi verso la soglia dei 129mila barili estratti ogni giorno dalla sola Val d’Agri, Anche nel Vallo di Diano le associazioni di categoria si sono mobilitate per far sentire il loro disappunto su questa decisione del governo. In una lettera a firma di Angelo Paladino, dopo il Convegno sulle Aree Protette in Certosa a Padula, si auspica una comune e decisa azione di protesta. Presumibilmente un incontro con Comuni, Associazioni e Organizzazioni territoriali contro la delegificazione di tutela ambientale, contenuta nei provvedimenti in oggetto, che aprirebbe le porte a devastazioni ambientali, tante volte sventate grazie all’azione comune delle realtà territoriali.

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