“No Petrolio”, continua la protesta. Sergio Annunziata: “Tutta colpa della Basilicata”

Continuano le attività di sensibilizzazione del Comitato “No Petrolio” sui temi relativi alle trivellazioni petrolifere annunciate da Eni presso il pozzo “Pergola 1” e alle conseguenze del decreto “Sblocca Italia”, che potrebbe facilitare l’avvio di nuovi sondaggi e nuove trivellazioni, scavalcando il livello locale e regionale e assumendo a Roma le decisioni in merito. Venerdì scorso, presso l’auditorium di Atena Lucana Scalo, si è svolta una nuova assemblea pubblica convocata dal Comitato nel corso della quale è stata ribadita la necessità da parte dei comuni Valdianesi di produrre le delibere di giunta  contro il decreto denominato “Sblocca Italia”,  e di chiedere al Consiglio regionale di  presentare ricorso contro il decreto legislativo, chiedendone la non conversione in legge ed impugnandolo per incostituzionalità.  I tempi per provare ad opporsi al decreto sono sempre più stretti anche perché la Camera ha già espresso voto favorevole. L’argomento sarà all’ordine del giorno del consiglio comunale di Sala Consilina in programma per martedì 4 novembre alle ore 18:00. Il Comitato No Petrolio ha già in calendario un nuovo incontro pubblico  per sabato 8 novembre, al quale sono invitate a partecipare anche le aziende artigianali ed agricole e il mondo della scuola. Intanto, secondo il vice sindaco di Atena Lucana Sergio Annunziata, fortissime responsabilità in quello che accade sono da addebitarsi alla Regione Basilicata e ai comuni lucani che non si oppongono alle trivellazioni petrolifere e allo “Sblocca Italia”

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