Salerno: intervento salvavita all’Ospedale Ruggi.

Un delicato ed eccezionale intervento è stato eseguito con successo nella Struttura complessa di Neuroradiologia dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno dall’équipe diretta dal dott. Renato Saponiero. L’uomo, un rumeno di 45 anni, è salvo e tra qualche giorno potrà tornare a casa. R.M., giunto al Ruggi in condizioni disperate, presentava un’emorragia subaracnoidea causata dalla rottura di un aneurisma del circolo posteriore vertebro basilare. Per la sua localizzazione era quasi impossibile  trattarlo per via chirurgica per cui ha richiesto per il trattamento endovascolare l’adozione di una tecnica che prevede l’impianto di uno stent  (rete metallica per ricomporre la parete arteriosa) e delle classiche spirali per riempire la sacca aneurismatica. L’intervento di altissima difficoltà, ha sottolineato il dott. Saponiero direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Patologie Cranio-Facciali, – è riuscito per il continuo aggiornamento dello staff della Neuroradiologia, che è al passo con l’innovazione tecnologica mondiale, ed anche grazie al coordinamento per l’assistenza degli operatori della stessa Struttura  e di quella di  Anestesia e Rianimazione. La  Neuroradiologia Diagnostica ed Interventistica è divenuta oggetto di interesse nazionale (nella Regione Campania è il centro di maggior accreditamento per il trattamento di malformazioni vascolari come aneurismi o Mav, malformazione artrovenosa) per il numero di casi trattati e per la conseguente esperienza maturata: solo nell’ultimo quadriennio sono stati trattati circa quattrocento aneurismi per via endovascolare e l’eccellenza dei risultati conseguiti è testimoniata dai numerosi encomi dei pazienti salvati ed è stata raggiunta grazie alla sinergia instauratasi tra l’équipe di Neuroradiologia, Neurochirurgia, Neurologie, Anestesia e Rianimazione. Inoltre va evidenziato un altro aspetto significativo relativo ai dati  del Piano Nazionale Esito del Ministero della Salute che vede al primo posto nella graduatoria nazionale, l’Azienda Ruggi come riduzione del  tasso di mortalità a 30 giorni  per l’ictus.  Il tutto è stato possibile, ha spiegato il dott. Saponiero – in virtù di un continuo aggiornamento e miglioramento delle tecniche, all’adozione dei più innovativi presidi offerti continuamente dalla ricerca tecnologica e farmaceutica ed anche dal grande impegno dei vertici della Direzione strategica aziendale che in tale momento particolare della sanità regionale ha sempre offerto massima collaborazione.

 

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