Bruxelles: sanità, Patriciello: “La collaborazione tra pubblico e privato può essere chiave per lo sviluppo del settore sanitario”.

Due incontri in materia sanitaria si sono tenuti a Bruxelles presso la sede del Parlamento Europeo. Il primo sulla partnership tra pubblico e privato per la ricerca sanitaria. Nell’incontro è stato sottolineato quanto l’IMI, l’Innovative Medicines Initiative, abbia creato un nuovo ambiente, da regolamentare, dove diversi attori che vi partecipano condividono conoscenze ed esperienze contribuendo altresì ad una migliore allocazione delle risorse. “L’Imi – ha spiegato Patriciello – rappresenta una delle più grandi iniziative a livello europeo in materia di medicinali innovativi che sfrutta la collaborazione tra pubblico e privato al fine di accelerare lo sviluppo di farmaci migliori e più sicuri per i pazienti. L’innovazione oggi svolge un ruolo cruciale e l’Unione Europea dovrà tenere conto di queste nuove ‘buone pratiche’ per allineare le attività comunitarie, nazionali e locali, alla Strategia Horizon 2020, il nuovo programma di finanziamento della ricerca e dell’innovazione all’interno del quale queste iniziative dovrebbero trovare nuova applicazione. Il finanziamento della ricerca risulta essere essenziale soprattutto in campo sanitario così, tramite la valorizzazione e tutela delle eccellenze, possiamo offrire servizi puntuali ed efficienti ai cittadini europei. L’esempio della ricerca farmaceutica pubblico-privato di Imi può apportare benefici al settore per questo bisognerebbe indirizzare fondi comunitari anche all’industria farmaceutica anche perché grazie al lavoro dell’Imi sono state rese possibili previsioni pre-cliniche e sugli effetti dei medicinali molto più certe ed accurate, nonché un trattamento dei pazienti più efficiente e un più vasto portfolio nella neuroscienza”. Nell’incontro è stata ribadita la possibilità di trasformare la ricerca in nuove soluzioni pratiche tramite la collaborazione tra pubblico e privato nell’ottica secondo cui con l’innovazione, anche nel campo dell’assistenza sanitaria, si può uscire dalla crisi. Innovazione però è sinonimo di buone pratiche da sostenere con i programmi comunitari. “Una migliore assistenza sanitaria – ha continuato Patriciello – può portare alla diminuzione delle morti da tumore, della mortalità infantile nonché una migliore comprensione delle malattie stesse. Per questo dobbiamo stimolare non solo la ricerca in tale direzione ma anche la creazione di nuove figure professionali e istituti di studio e formazione eccellenti”. “All’interno del programma Europa 2020 – ha affermato l’eurodeputato –  l’Unione Europea sta concretamente attivando iniziative volte a prevenire problemi inerenti la salute pubblica. Gli Stati membri per esempio sono invitati a ristrutturare i propri budget di entrata e uscita in funzione della promozione di tale programma che vuole assicurare un’adeguata protezione della salute, anche dei malati di cancri”.

 

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