Sanità: Sergio Annunziata chiede una rivoluzione del comparto sanitario locale.

Sergio Annunziata, presidente della conferenza dei sindaci dell’Asl Salerno, ai nostri microfoni ha tracciato un bilancio dei primi mesi di attività alla guida della sanità salernitana di Antonio Squillante. Quello tracciato da Annunziata non è certo un bilancio positivo, considerando i  numerosi tagli del governo centrale e del governo regionale, indiziato principale per il decadimento dei presidi ospedalieri. Sull’operato del neo manager Squillante, Annunziata, si è espresso in maniera molto chiara considerando in ogni caso le   tantissime difficoltà con cui si sta confrontando il neo manager, sottolineando però uno squilibrio tra Sud e nord della provincia per diversi motivi.  “Dopo  il commissariamento con Bortoletti, il periodo di austerity non è di certo finito, con i continui tagli che stiamo subendo- continua Annunziata. Abbiamo sulle spalle  750 milioni di euro di decreti ingiuntivi per la sanità, con scadenza al 31 dicembre – afferma il Sindaco di Atena- questo basta a farci capire in che periodo ci troviamo. Ma alla base di tutto c’è una gravissima e grande incapacità da parte della Regione Campania insieme a tutto il consiglio regionale di fare una seduta monotematica sul comparto sanitario che possa risolvere almeno in parte i diversi problemi legati al settore. La sanità assorbe l’80% del bilancio regionale. Tutto questo ci blocca, i troppi tagli e una politica inefficace, portano ad una migrazione dei nostri pazienti verso altre regioni. Non c’è nessun programma di rilancio della sanità, per la politica regionale si vive giorno per giorno. Si deve cercare di fare interventi finalizzati e non interventi lineari che creano difficoltà solo ai cittadini.  Le più penalizzate come sempre sono le aree periferiche come il vallo di diano. I pazienti del vallo, infatti, non possono stare mai tranquilli, visto che ai vertici ci sono state sempre delle persone probabilmente non all’altezza. Il redigendo atto aziendale, con il bilancio di previsione, non vede tagli i vista per l’ospedale di  Polla, che manterrà l’attuale assetto. Il problema principale- sottolinea Annunziata- è la riqualificazione dell’ospedale di Sant’Arsenio. Il governo parla di mancanza di posti per la riabilitazione. Integriamo la struttura di Sant’Arsenio come centro di riabilitazione. Il trasferimento a centro di riabilitazione sarà uno strumento fondamentale per la ripresa delle nostra realtà, anche dal punto di vista economico. Con il grave ritardo accumulato nel periodo di commissariamento, l’inserimento dell’ ospedale di comunità e OPG, ci mostrano una struttura semi vuota. Tutto questo colpa dei servizi territoriali che non hanno saputo darci risposte concrete.  Con gli attuali rappresentanti alla guida del sanità nel vallo di diano, difficilmente si potranno cambiare le cose. Insieme ai miei colleghi sindaci abbiamo intrapreso una battagli sanitaria, con la quale abbiamo chiesto un ricambio al vertice della sanità locale. Dobbiamo riformare un sistema privo di servizi efficienti con costi enormi. Un altro tallone d’Achille per la nostra sanità per Annunziata è sicuramente l’onocologia. Nel vallo- dice il presidente della Conferenza dei Sindaci-mi chiedo come sia possibile non offrire il servizio di oncologia. Il risultato? sono i cosiddetti viaggi della speranza per le famiglie che hanno in casa persone affette purtroppo da tumore, dobbiamo evitare tutto questo. Crediamo nei nostri territori in una sanità che può essere rilanciata. Ci sono tanti operatori qualificati che non vengono messi in condizione di  lavorare, forniamo noi politici gli strumenti adatti. “Il mio impegno- conclude Annunziata- sarà di tutelare le nostre strutture. Crediamo nei nostri territori,riformando il sistema, a cominciare dai vertici degli ambiti territoriali.

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