Buonabitacolo (SA): Vito Trotta rompe con il sindaco Curcio e si dimette dall’incarico di assessore.

Buonabitacolo – Vito Trotta con una lunga lettera inviata al sindaco Beniamino Curcio si è dimesso dall’incarico di assessore comunale con delega al bilancio. Trotta nella sua lettera di dimissioni oltre ad elencare quali sono le cose da lui fatte per il paese nei tre anni di attività nella giunta comunale elenca successivamente quali sono i motivi che lo hanno indotto ad abbandonare l’amministrazione comunale. “Lei vive – scrive l’assessore dimissionario rivolgendosi al sindaco – con la concezione tolemaica del rinnovamento, tutti i musicanti cambiano, ma il maestro di banda è sempre lo stesso, così la musica è sempre quella che decide il capo della banda”. Vito Trotta non usa mezzi termini e attacca la gestione del Comune portata avanti dal sindaco Curcio. “La sua cultura di fare maggioranza – si legge nella parte conclusiva del documento – è quella che ha portato l’Italia nell’abisso, Buonabitacolo nella mediocrità perenne e i giovani senza futuro, a questo modo di amministrare io farò ferma opposizione sempre”.

 

Questo è il testo integrale della lettera di dimissioni:

Sindaco Pro- tempore del Comune di Buonabitacolo

p.c. Capogruppo Maggioranza Consiliare

p.c. Capogruppo Minoranza Consiliare

oggetto: dimissioni dalla carica di assessore e remissione delega al Bilancio.

Premesso:

·        Che sono persona conosciuta ovunque per la mia serietà e non per le fesserie,  Lei di contro?…….;

·        Che ad una persona attempata come me non può proferire denigrazione come ha sempre fatto con i suoi collaboratori, senza che Le venga restituito pan per focaccia;

·        Che  non sono a libro paga con Lei e per quel poco di tempo  che dedico alla politica è nell’interesse della gente e non in altre direzioni;

·        Che non La devo ringraziare per avermi portato a fare politica, al contrario Lei approfittando della opposizione mia e dei consiglieri Maurizio Villani ed Elia Garone nella passata consiliatura,  si potè rifare una verginità perduta;

·        Che in questi tre anni le cose che possono essere annoverate fanno sempre riferimento alla mia persona:

1.     La piscina comunale è in attività perché, in un consiglio comunale minacciai di adire le vie legali in assenza di impegno a riaprirla, nel momento in cui constatai il tentativo di farla rimanere lì per tutelare qualche tecnico amico, e non contrastare qualche altra piscina attiva nel vallo di Diano e di cui anche noi ripianiamo le perdite;

2.     La casa di cura per anziani potrà venire a compimento per la tenacia del parroco, ma anche perche ne ho reso possibile la sua realizzazione in ogni suo aspetto, a partire da quello finanziario;

3.     Per il centro di raccolta sono stato io e il consigliere Garone ad individuare il sito e a trovare le risorse finanziarie in bilancio, mentre Lei si dimenava tra Consorzio del suo amico Zambrotti, Ergon e Sele ambiente, tutti afferenti allo stesso personaggio suo fraterno compagno;

4.     Se il Comune di Buonabitacolo non è con il Consac è grazie al consigliere Garone che sollevò il problema in un consiglio comunale ed a me che ho preso netta posizione contraria nella conferenza dei servizi, quando già lei aveva svenduto per delega il sevizio acquedotto, venendo poi in consiglio comunale a raccontare un’altra storia – tipico -;

·        Che Lei non prende l’indennità di carica al Comune non è perché vi ha rinunciato, ma solo perchè ha dovuto, obbligatoriamente, optare e prenderla come componente di un c.d.a. fantasma, che il nostro Comune paga profumatamente, come si dice le partite di giro;

·        Che in due delibere sono risultato assente per  netta contrarietà, ed è andata a finire che entrambe Le ha dovute ritirare per illegittimità palese (sportello unico e verticalizzazione);

·        che Lei, però,  metta nei gradini più alti della politica chi racconta alla gente favole, chi pensa di gestire un Ente pubblico senza regole, chi il Comune lo usa in maniera clientelare,  tipico dello “scambio” e del “favore” , la dice tutta sulla sua cultura amministrativa.

·        Che non informa il Consiglio né delle deleghe né del rappresentante alla comunità montana, per poi partecipare alla elezione come revisore di un settantaseienne, a scapito di tanti giovani professionisti;

 

Tanto premesso la presente per comunicarLe, le dimissioni dalla carica di assessore con la conseguente remissione della delega al bilancio, precisando la irrevocabilità delle stesse per le altre motivazioni che seguono:

1)     Un vecchio politico navigato mi ha detto che mai un Sindaco scende al livello  a cui è sceso Lei nell’intervista rilasciata, a ognuno il suo stile;

2)     Capisco la sua insofferenza, non essendo abituato al confronto democratico, ma io  non mi faccio bacchettare certamente da Lei;

3)     Lei ha sempre detto che a causa di altri precedenti non si sarebbe fatto nemici con la politica e non avrebbe mai  revocato la delega ad alcuno, al contrario avrei preferito che si assumesse le sue responsabilità e lo avesse fatto, così evitando i “cosiddetti nemici” di cui ha una lunga collezione;

4)     La slealtà di cui si parlava, non è insita in un solo fatto, ma in tutto il percorso di questi tre anni e sin dall’inizio, ricorda?;

5)     Che io e il consigliere Garone avessimo rinunciato all’indennità di carica lo avrà sentito tante volte e letto nelle lettere che le ho inviato, anzi si vada a leggere il nostro programma elettorale, “se le casse del Comune non lo consentiranno il Sindaco e gli assessori rinunceranno alle indennità di carica”  le casse del Comune non lo consentono, come al solito fa finta di uscire dal castello incantato;

6)     Non si capisce di quale lavoro Lei parla, l’assessorato al bilancio non ha mai avuto bisogno né di Lei nè di altri, in quello all’attività produttive Lei è intervenuto per frenare, su quello al personale meglio stendere un velo pietoso;

7)     Non poteva certamente aspettarsi che facessi l’assessore al lampione e nemmeno l’assessore camicaze, che si immola per il sindaco, cosi che egli è inviso a tutti, mentre il Sindaco va cena con tutti;

8)     La slealtà nei miei confronti non è un problema, ma chieda in giro quanto Lei lo sia stato con chi ci ha votato e sostenuto in campagna elettorale, intorno alla maggioranza non è rimasto nessun giovane, Lei ha  rincorso solo gli avversari;

9)     Le avevo suggerito sin dall’inizio che il cambiamento Le sarebbe stato conveniente per cancellare gli errori della gioventù, ma nulla, c’è chi non è capace di farlo, o meglio non vuole farlo;

10) Lo sa bene che non  asseconderei mai un modo di amministrare come quello profilatosi in questi anni, si avrà pure una cultura di opposizione, ma la sua cultura di fare maggioranza è quella che ha portato l’Italia nell’abisso, Buonabitacolo nella mediocrità perenne e i giovani senza futuro, a questo modo di amministrare io farò ferma opposizione sempre;

11)  Un politico illuminato guida i processi non li subisce, e non è serio per chi amministra farlo col pettegolezzo, l’inciucio, la denigrazione strisciante , un suo parente coniò questo modo di fare come il  “beniaminismo”.

12) Se siamo stati insieme originariamente c’era un perché scritto nel programma e non in quello che di volta in volta pensa Lei, ora non ci sono motivi  per farlo, per cui non sarò più parte di questa maggioranza e deciderò, di volta in volta, nel consesso istituzionale più importante, secondo coscienza;

13) Lei vive con la concezione tolemaica del rinnovamento, tutti i musicanti cambiano, ma il maestro di banda è sempre lo stesso, così la musica è sempre quella che decide il capo della banda;

14) Come vede mi sono dimesso e non ritornerò sui miei passi,  perché non ho interessi da tutelare e fare l’assessore con Lei non mi aggiunge nulla  a quello che sono e nemmeno mi serve per apparire, anzi…., di contro c’è chi le dimissioni le minaccia, ma non ha il coraggio o la mancanza di interesse tanto da  poterlo fare liberamente.

Io mi sono messo d’accordo con me stesso e le ho detto quello che penso ed ho lasciato quella che in gergo si chiama poltrona, rara cosa di questi tempi, dica Lei cosa vuole fare, non a me ma alla gente, e non strumentalizzi l’opposizione per crearsi eventuali stampelle.

Spero rifletta sul contenuto della presente missiva, senza farsi prendere dall’azionare il “beniaminismo” scagliando le sue “spuntate” truppe sulla strisciante denigrazione del nuovo avversario e mantenga la calma, così non si sarà perso tempo a scrivere questa nota.

Buonabitacolo, li 06.12.2012                                                                           distinti saluti

Vito Trotta

 

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