Ergon spa ha un nuovo Cda, ma resta in bilico la situazione degli 80 dipendenti.

Ufficializzati i nomi dei componenti del neo Consiglio di Amministrazione di Ergon Spa, la società partecipata al 51% del Consorzio Rifiuti Bacino Sa3 che, con sede operativa in Polla, si occupa della gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti in diversi Comuni del Vallo di Diano, Golfo di Policastro, Alburni e Bassa Valle del Tanagro. Presso lo studio di un noto notaio salernitano si è proceduto alla ratifica ufficiale delle dimissioni di alcuni componenti del vecchio CdA (e della decadenza dell’intero CdA). Si è poi proceduto alla nomina del nuovo consiglio di amministrazione, di cui fanno parte: Giovanni Siano (presidente), Nicola Radesca (vice presidente), Laverio De Paola, Luciano Eboli, Rocco Giuliano, Pasquale Capozzoli (amministratore delegato) e Filippo Marmo (questi ultimi due in qualità di soci privati con il 49% di quote). Il neo CdA di Ergon ha ereditato una situazione economico-finanziaria sicuramente deficitaria, una situazione gestita, sino all’altro giorno, dal precedente Consiglio di Amministrazione che ha ceduto la gestione della Ergon soltanto a seguito di un’apposita ordinanza, ex articolo 700 c.p.c., emessa nello scorso mese di ottobre dal tribunale di Sala Consilina.In buona sostanza la vecchia gestione della Ergon non ha mai permesso a Giovanni Siano, nel suo doppio ruolo di commissario liquidatore del Consorzio Bacino Sa3 e di socio di maggioranza della Ergon, oltre che di custode giudiziario della stessa società, di poter esercitare le sue funzioni, riconosciutegli, peraltro, ex lege. “E’ proprio così, afferma Siano. Dal 18 ottobre 2011, giorno del mio insediamento, non sono mai entrato in possesso di alcuna documentazione contabile della Ergon. Alcuni dei vecchi amministratori, con tracotanza e con atti illegittimi, tutti, peraltro, annullati dalla magistratura, mi hanno sempre impedito di poter gestire la Ergon. Un atteggiamento a dir poco irresponsabile, che ha messo a serio rischio il futuro occupazionale dei circa 80 dipendenti della società”. Va detto che le sorti amministrative della Ergon Spa per diversi anni sono state gestite dal seguente  CdA: Gaetano Arenare (presidente), Rosa Domenica Campiglia (in carica soltanto per un solo mese), Pasquale Capozzoli, Federico Mansi, Giuseppe Marmo, Filippo Marmo e Nicola Pica.   “Mi preme aggiungere, continua Siano, che mi sono rifiutato di accettare la proposta, fattami qualche giorno fa, dal vecchio CdA, di mettere immediatamente in liquidazione la Ergon. Se avessi accettato, già da oggi, i dipendenti della Ergon sarebbero rimasti disoccupati”. Ora il neo CdA avrà il compito di valutare l’effettiva situazione in cui versa la società, debitrice, fra l’altro, di diverse centinaia di migliaia di euro nei confronti di numerosi fornitori ma, al tempo stesso, creditrice di ingenti somme da parte di diversi Comuni da essa serviti. “Esamineremo, entro i tempi tecnici strettamente necessari, la reale situazione finanziaria della società e, soltanto dopo, decideremo se procedere alla messa in liquidazione della stessa. Al momento non faccio alcuna promessa ai dipendenti. Dico soltanto che faremo di tutto per mantenere in vita la società anche se non sarà facile, vista la situazione davvero disastrosa ereditata dai precedenti amministratori. Certo, chi ha sbagliato sinora dovrà assumersi le proprie responsabilità sia per aver gestito male il denaro pubblico sia per aver quasi del tutto compromesso il futuro lavorativo di tanti padri di famiglia. Posso, intanto, dire che questa storia di soprusi e di atti illegittimi, si è finalmente conclusa grazie agli opportuni interventi posti in essere dalla magistratura”.

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