IMU: stangata pre-natalizia. Nel Vallo di Diano, l’aliquota più alta è a Polla.

Settimana pre natalizia amara per gli italiani. E’ scaduto, oggi, infatti, il termine ultimo per pagare la  seconda rata dell’Imu, l’imposta municipale propria. Il saldo della tassa sulla casa, dovrebbe portare un gettito di circa 15 miliardi di euro, che sommati ai 9 pagati a giugno in acconto porterebbero l’incasso complessivamente a 23-24 miliardi di euro, forse anche di più di quanto stimato nel Salva-Italia. Nel nostro territorio la cittadina di Polla, ora commissariata da tre mesi, detiene un triste primato. Le tasse sono le più elevate dell’intero comprensorio del Vallo di Diano. Con la scadenza della seconda rata dell’IMU, il dato che emerge per i cittadini pollesi, va oltre ogni aspettativa. Ma andiamo nello specifico e vediamo quanto hanno sborsato i cittadini da paese a paese, in termini percentuali. Al primo posto della graduatoria, come detto, con lo 0,60% sulla prima casa e l’1,06% sulla seconda casa, c’è Polla, il paese che registra negli ultimi sei anni anche un aumento vertiginoso delle tariffe sulla TARSU. Al secondo posto c’è poi Sala Consilina, che farà pagare ai suoi cittadini, lo 0,55% sulla prima casa e lo 0, 90 % sulla seconda. Sassano e Sant’Arsenio, invece dopo Polla, registrano la più alta percentuale sulla seconda casa, lo 0,96%. Seguono tutti gli altri a ruota, con lo 0,40% sulla prima casa e lo 0,76% sulla seconda, con differenze a Padula e Pertosa sulla seconda casa, che vanno rispettivamente intorno allo 0,85% e 0,86%. Intanto Anci Campania, fa sapere che affiancherà tutti i Comuni della regione che vorranno presentare ricorso al Tar contro i valori Imu e Ici pubblicati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze lo scorso 15 ottobre. Intanto, il Governo, ha riservato un nuovo regalo per i cittadini italiani. dal primo gennaio del 2013; infatti,  tutti in fila per pagare la nuova Tares, la tassa sui rifiuti e servizi ridisciplinata da un emendamento dei relatori alla Legge di Stabilità. Ad inizio anno si pagherà la prima rata, poi altre 3, aprile, luglio, ottobre. Il versamento della prima rata e fino alla messa a punto da parte dei comuni delle nuove tariffe, è considerato in acconto e commisurato alla vecchia Tarsu o Tia. Novità vengono introdotte per l’individuazione dei metri dell’immobile sui quali calcolare quantità e qualità dei rifiuti.

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