Abusivismo edilizio: Legambiente presenta i dati, a Salerno 858 ordinanze di demolizioni emesse.

Ville con piscina, seconde case costruite in riva al mare, in un’area protetta o in zone a rischio idrogeologico, desolanti scheletri in cemento mai terminati. Sono il risultato dell’abusivismo edilizio, un fenomeno illegale consolidato e diffuso in Campania , anche grazie, all’inerzia generale, agli interessi della criminalità organizzata e ad una carente programmazione urbanistica. Senza contare la politica dei condoni che alimenta una nuova colata di cemento fuorilegge. “Con queste parole, Legambiente, rivela i dati di una ricerca che analizza cinque comuni capoluogo, dal 2000 al 2011. Sono state ben 18.111 ordinanze di demolizioni emesse, mentre ne sono state eseguite solo 828 (il 4,5%). Napoli è la città con il maggior numero di ordinanze di demolizione emesse negli ultimi 11 anni. Segue Salerno con 858 ordinanze emesse e 68 eseguite pari al 7% delle ordinanze.  Dati allarmanti – denuncia quindi, l’associazione ambientalista, che indicano come il fenomeno continui a prosperare in tutta la regione , devastando il paesaggio e alimentando una filiera del cemento illegale, intorno alla quale ruotano interessi non indifferenti. Accanto al “buco nero” delle demolizioni, i risultati della ricerca evidenziano l’esistenza di una vera e propria eredità avvelenata dei precedenti condoni edilizi, rappresentata da centinaia di migliaia di richieste inevase, presentate in occasione delle leggi 47/1985, 724/1994 e 326/2003. Complessivamente nei cinque capoluoghi di provincia- dichiara Legambiente- le domande presentate sono state 116.743, quelle respinte 1.357, mentre quelle ancora in attesa di una risposta sono ben 61.342 , pari al 52,5% del totale. In soldoni solo nelle 5 città capoluogo 116mila abusi edilizi, alla media 11mila all’anno. A farla da padrona è ancora Napoli, a cui segue a ruota, con quasi 15mila domande di condono e circa 9.200 ancora in attesa di risposta . Legambiente ha perciò presentato un disegno di legge, contenente integrazioni e modifiche normative, per superare le difficoltà emerse finora nell’attuazione delle norme in vigore e per rendere più efficace e tempestivo l’iter delle demolizioni.

 

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