Provincia di Salerno: nel 2012 calo di reati ma aumentano le denunce
«Un bilancio più che soddisfacente grazie alla collaborazione attiva dei cittadini». È racchiusa in questa frase del colonnello Fabrizio Parrulli, comandante provinciale dei carabinieri, il bilancio di fine anno illustrato nella sede del comando provinciale a Salerno. Diminuiscono tutti i reati e, per la prima volta, aumentano le denunce dei cittadini. Un dato che è stato sottolineato con piacere da Parrulli che ha evidenziato come la maggior parte di queste arrivano dall’Agro nocerino sarnese. Ma il risultato che più inorgoglisce l’Arma in questo anno che volge alla fine è certamente la cattura, lo scorso 17 agosto di Francesco Matrone capo dell’omonimo clan, latitante dal 2007. Ma questo è stato anche l’anno delle grandi inchieste condotte in collaborazione con la Procura di Salerno che hanno gettato delle ombre sul connubio “appalti-politica”: dalle inchieste “Ghost Roads 1 e 2” fino alla recente “Due Torri”. Nel complesso, l’attività investigativa del 2012, segnala numerosi risultati positivi. Le denunce sono aumentate in modo consistente. Dalle 10106 del 2011 alle 10935 di quest’anno. Un’attività, quella dei cittadini che, come sottolineato da Parrulli, non si lasciano più intimidire, ha dato i suoi frutti portando a ben 1624 arresti. Nel 2012 i delitti sono stati soltanto otto, di cui sette scoperti con l’arresto dei colpevoli. Più elevato, invece, il numero dei tentati omicidi: 23 di cui 20 scoperti. In calo i furti 12789 contro i 13080 dello scorso anno. In diminuzione anche il fenomeno dell’usura. Soltanto tredici i tentativi denunciati e scoperti contro i 22 dello scorso anno, di cui soltanto in quattordici casi si è arrivati a mettere le mani sui “cravattari”. In flessione anche le truffe che nell’anno in corso sono state 1765. In oltre quattrocento casi i “registi” sono stati individuati ed assicurati alla giustizia.