Polla (SA): ieri il convegno sulle Grotte.

L’Associazione “Il Sole di Polla”, unitamente alla neonata “Associazione Le Grotte di Polla”, nella giornata di ieri si è fatta promotrice del convegno “Le Grotte di Polla da 35 milioni di anni fa al futuro. Prospettive del turismo in grotta”, in continuità con il precedente convegno del 10 dicembre 2011. Focus del convegno è stata la verifica della compatibilità del grande complesso carsico pollese con la creazione di percorsi di visita per turisti e appassionati di speleologia. Inoltre, sulla base di recenti studi di settore, sono state illustrate le prospettive e le ricadute socio-economiche delle nuove modalità del turismo naturalistico che, sempre più, vede crescere una domanda di luoghi nei quali possano essere associate esperienze nella natura incontaminata con la partecipazione agli stili di vita tradizionali del luogo e con la disponibilità di prodotti gastronomici di qualità. Tra gli auspici delle associazioni organizzatrici è quello di inserire le grotte di Polla in un circuito di fruizione turistica, nel quale già vi sono episodi rilevanti quali la Grotta dell’Angelo a

Pertosa e le Grotte di Castelcivita, modulato proprio sulle specifiche caratteristiche che ne differenziano le modalità di fruizione e, conseguentemente, creare nuovi tematismi nell’offerta turistica e diverse opportunità di lavoro per i giovani. All’incontro erano presenti tra gli altri,  , GIACOMO CASALE, Vicepresidente dell’ “Associazione Le Grotte di Polla” , SANTE LUISIO, Presidente dell’Associazione “Il Sole di Polla”,  VANNI RITORTO, Vicepresidente dell’associazione “Il Sole di Polla”, il dott. FRANCESCANTONIO D’ORILIA, Presidente dell’AGTI Associazione Grotte Turistiche Italiane,MARIA TERESA CARRATÙ, geologa, studiosa del carsismo dei Monti Alburni, ERWAN GUEGUEN, geologo, ricercatore del CNR-IMAA di Tito scalo (PZ) e   il dott. MAURIZIO D’AMICO, funzionario della SCABEC spa, Società Campana per i Beni Culturali.  Le relazioni di MARIA TERESA CARRATÙ, geologa, studiosa del carsismo dei Monti Alburni, e di ERWAN GUEGUEN, geologo, ricercatore del CNR-IMAA di Tito scalo (PZ), hanno illustrato la geologia strutturale e l’evoluzione dei fenomeni carsici che caratterizzano il massiccio montuoso degli Alburni, nonché la possibilità che il mondo sotterraneo di tale contesto, tanto ricco di episodi, possa oggi costituire una risorsa a vocazione turistica. Al termine il dott. MAURIZIO D’AMICO, funzionario della SCABEC spa, Società Campana per i Beni Culturali, controllata dalla Regione Campania, ha presentato inoltre, un interessante caso di concreta valorizzazione di un sito ipogeo: le Grotte di Altamira in Cantabria (Spagna settentrionale), famose per le pitture rupestri del Paleolitico superiore, oggi incluse nei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.

Potrebbero interessarti anche...

Una risposta

  1. Ros85 ha detto:

    Carciofo Bianco, Grotte dell’Angelo, Musei Integrati dell’Ambiente……non c’è che dire Pertosa è IL modello da imitare.
    Bene la nascita dell’Associazione Grotte di Polla, insieme alla Proloco hanno nelle mani una possibile fonte di crescita che sicuramente andrebbe a diversificare l’economia locale.
    A chi osserva con scetticismo….ogni tanto pensiamo al bene del paese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *