Scioglimento dei consorzi di bacino. Stato di agitazione del personale.

In una lettera inviata al prefetto, al questore e al presidente della Regione, alcuni sindacati (tra cui Slai Cobas e Sindacato Azzurro) diffidano i commissari liquidatori dei consorzi di bacino ad avviare il trasferimento del personale alle amministrazioni provinciali, invitando a limitarsi alla sola attività di liquidazione degli enti disciolti essendo cessata di fatto la gestione ordinaria, «ed avvertendo sin d’ora che ogni atto contrario alla norma verrà denunciato alle competenti autorità giudiziarie in materia civile e penale». Invitano inoltre a «bloccare ogni passaggio di cantiere del personale a soggetti terzi se non si sia proceduto prima all’espletamento delle procedure previste dall’articolo13 della legge 26/2010». Diffidano inoltre «a sciogliere ogni società partecipata dei consorzi di bacino al fine di non incorrere in una immediata denuncia da parte delle organizzazioni sindacali di interessi privati in atti d’ufficio». Chiedono inoltre al prefetto di convocare, ad horas, un tavolo di concertazione «volto a realizzare concretamente il passaggio di funzioni in favore del soggetto subentrante, fatto salvo un eventuale ed espresso intervento legislativo di proroga». I sindacati dichiarano inoltre lo stato di agitazione permanente in tutta la Regione Campania degli ex dipendenti dei disciolti consorzi di bacino in tutta la Regione Campania. Comunicano inoltre che «in assenza di utile convocazione risolutrice delle problematiche» si terrà un presidio permanente presso tutte le strutture della Regione Campania con la partecipazione di tutti i 3000 dipendenti».

Fonte La Città

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