Bruxelles: direttiva ritardati pagamenti P.A. Patriciello: “Chiarezza subito o tracollo delle aziende”.

Riceviamo e pubblichiamo:

Ho sempre sostenuto che la Direttiva sui ritardati pagamenti della P.A. andava recepita dal Governo italiano il più presto possibile e sono soddisfatto del risultato raggiunto, ma bisogna stare attenti a come tale disposizione comunitaria è stata tradotta nel nostro ordinamento perché, diversamente, potrebbe non apportare i benefici ed i risultati per i quali essa è stata scritta dal legislatore europeo”. Così l’on. Aldo Patriciello torna a pronunciarsi sulla Direttiva 2011/7/UE sui ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali tra imprese e Pubblica Amministrazione e imprese. Il Governo italiano è riuscito a recepire la normativa prima della scadenza del termine ultimo, il 16 marzo 2013, ma così come sottolineato anche dal Commissario Antonio Tajani, nell’apposito Dlgs 192/2012 non sono state trasposte correttamente alcune disposizioni introdotte dalla Direttiva stessa. “L’Italia è stato uno dei primi Paesi a recepire la Direttiva ma, al tempo stesso, il testo non è chiaro. Non viene precisata per esempio la deroga del termine di pagamento; bisogna dire con chiarezza che è di 30 giorni e può arrivare a 60 giorni solo nel caso di transazioni per la sanità e le imprese pubbliche; giorni di calendario e non lavorativi. Inoltre – continua Patriciello – la legislazione in materia si applica anche al mondo dell’edilizia grazie alla quale è possibile fare le grandi opere pubbliche e gli edifici. L’esclusione dell’edilizia potrebbe portare gravi danni al nostro tessuto economico perché queste aziende, come tantissime altre in settori diversi, basano la sopravvivenza della loro attività su tali pagamenti. Le nuove regole dunque si applicano a tutte le transazioni commerciali e a tutti i settori produttivi. Anche per ciò che concerne gli obblighi della Pubblica Amministrazione è necessario specificare quali sono le possibilità di agire in giudizio non solo contro le clausole contrattuali inique ma anche contro quelle gravemente inique nonché la possibilità del recupero crediti. Ho sempre sostenuto – conclude l’eurodeputato – che sono proprio i ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione, nella maggior parte dei casi, a mettere in ginocchio le aziende italiane già provate dalla crisi finanziaria ed economica. Recuperare liquidità per l’intero settore imprenditoriale significa ricominciare a fare investimenti, significa pagare ulteriori debiti quali stipendi e forniture, insomma significa dare una spinta concreta alla ripresa dell’economia reale e alla crescita”. Il Governo dunque, secondo Patriciello che conviene con la posizione del Commissario Tajani, può migliorare la legge in materia dei pagamenti della P.A. per iniziare a rendere questi ultimi sicuri. L’ultimo aspetto da non trascurare riguarda l’accumulo dei pagamenti non effettuati; circa 90 miliardi di euro che decretano il nostro Paese il peggiore. “L’on. Tajani – commenta Patriciello – ha fatto sapere che sta lavorando al fine di togliere tali debiti già contratti dal patto di stabilità perché non è giusto che vengano nascosti  con stratagemmi contabili”. I contributi previsti sono concessi e stanziati dalla Regione Campania ed il plafond disponibile è pari a 14.039.020 euro di cui: 13.216.454 euro per progetti relativi alla ristrutturazione o modifica strutturale e/o impiantistica degli ambienti di lavoro, all’installazione e/o sostituzione di macchine e attrezzature, alle modifiche di layout produttivo, agli interventi relativi alla riduzione/eliminazione di fattori di rischio, all’adozione di un sistema certificato SA8000 ed alle modalità di rendicontazione sociale; 822.566 euro per progetti relativi all’adozione di sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro di settore previsti da accordi INAIL e Parti Sociali, all’adozione ed eventuale certificazione di SGSL, all’adozione di un modello organizzativo e gestionale secondo il decreto 81/08. Per ulteriori informazioni gli interessati potranno rivolgersi allo sportello della Confartigianato Vallo di Diano presso la filiale di Sala Consilina della Banca Monte Pruno oppure utilizzando i seguenti contatti: 0975/527277 e vallodidiano@salernoconfartigianato.it

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