Camerota (SA): fermata con un coltello dinanzi alla Chiesa. Preso di mira Don Gianni Citro.

Brutta avventura, per Don Gianni Citro, parroco di Camerota, che per pochi attimi non si è trovato ad essere la vittima di un agguato. A riportare l’accaduto, il quotidiano La Città di Salerno.  In realtà ad aspettarlo silenziosamente dinanzi alla chiesa vi era una donna, che aveva tra le mani un coltello, notato giusto in tempo da un passante che ha prontamente chiamato i Carabinieri. Il fatto è accaduto domenica sera. I carabinieri della locale stazione agli ordini del maresciallo Massimo Di Franco hanno bloccato e poi denunciato a piede libero la donna che presentava evidenti problemi psichici. La donna, di 36 anni, è stata disarmata con non poche difficoltà e trasportata in caserma dove è stata deferita all’autorità giudiziaria del tribunale di Vallo della Lucania per minaccia e porto abusivo di armi. La 36enne negli ultimi mesi ha più volte minacciato il suicidio, rifiutando l’aiuto dei servizi sociali e scegliendo come dimora un muretto all’ingresso del paese. I carabinieri hanno in passato segnalato il disagio alle autorità competenti ma, al momento, la situazione è rimasta praticamente invariata. Don Gianni preferisce non commentare l’accaduto ma punta il dito contro il servizio sanitario che «è completamente assente – spiega il sacerdote – nonostante le continue pressioni e segnalazioni effettuate anche da me personalmente. Non hanno mai preso sul serio questo problema ritenendo che non ci sono gli estremi per un intervento di natura sanitaria o psichiatrica». Insomma minacce senza alcun fondamento criminale,quindi ben diverse da quelle che il sacerdote subì due anni fa, quando diventò bersaglio di una serie di lettere anonime, manifesti e per finire anche di una scritta intimidatoria all’interno della stazione ferroviaria di Pisciotta.

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