Politiche Sociali, Mancusi: “Piano Sociale Regionale, criticità condivise dagli Ambiti Sociali Provinciali”.

“La riunione di questa mattina è stata una valida occasione per sollevare una serie di criticità concernenti il Piano Sociale Regionale 2013-2015, condivise, prioritariamente, con i responsabili degli Ambiti Sociali Provinciali”. Così, l’assessore alle Politiche Sociali, Amilcare Mancusi, all’esito dell’audizione concernente il Piano Sociale Regionale 2013/2015 svoltosi questa mattina presso l’Assessorato Regionale all’Assistenza Sociale, alla quale hanno partecipato, inoltre, l’assessore regionale all’Assistenza Sociale, Ermanno Russo, il dirigente del Settore Assistenza Sociale Antonio Oddati e diversi rappresentanti degli Ambiti Territoriali della Provincia di Salerno. “Ho ritenuto opportuno, tra le altre cose, evidenziare – continua Mancusi – che l’assenza nel Piano Sociale della menzione del ruolo di coordinamento delle Province sugli Ambiti Sociali, nonostante la presenza di una legge di proroga delle funzioni dell’ente, sia ingiustificata. Ho, poi, posto l’accento sul fatto che nel Piano Sociale manca un riferimento concreto alla L.R. n. 15/2012 che ha riscritto totalmente il Titolo V della L.R. n. 11/07 in materia di integrazione socio-sanitaria. Tale normativa supera il concetto di integrazione socio-sanitaria e afferma il principio di separazione tra servizi sociali e sanitari, affidando la titolarità della prestazione al soggetto la cui intensità assistenziale è prevalente. In considerazione di ciò è necessario rivalutare l’attuale composizione delle Unità di Valutazione Integrata che potrebbe, in via teorica, orientare la spesa verso tipologie di prestazioni improprie a causa di un’asimmetria tra i profili professionali previsti”. “Ho anche rilevato – sottolinea – che è necessario prevedere anche per l’anno 2013 la significativa compartecipazione regionale alla spesa socio-sanitaria, al fine di non rendere il FUA un mero contenitore di fondi da trasferire al comparto sanitario e la necessità di superare la fase di sperimentazione e di stabilizzare l’utilizzo in tutti gli Ambiti dei sistemi informativi ora in fase di sperimentazione (SINBA per i minori, SINA per la non autosufficienza, SINSE per la prima infanzia, LEA Sociosan per la sanità e Campania sociale digitale). Per quanto, poi, riguarda i tempi di attesa dell’erogazione delle risorse assegnate, ho proposto che le rendicontazioni e le liquidazioni abbiano una cadenza semestrale. Il problema riguarda anche i fondi concernenti i progetti POR e determina l’impossibilità di rispettare i crono-programmi previsti e di attuare al meglio gli interventi, con conseguente rischio di revoca delle risorse. Ho, infine, fatto presente che bisogna procedere alla sistematizzazione delle normative settoriali, ad oggi carenti e rendere l’Accompagnamento agli Ambiti da parte degli Uffici regionali un efficace supporto operativo”. “L’Assessore Ermanno Russo e il dirigente Antonio Oddati – conclude Mancusi – hanno dato ampia disponibilità a rafforzare l’affiancamento della Regione agli Ambiti sociali e alla proposizione sia di iniziative che di misure idonee a dare certezza anche al trasferimento dei Fondi necessari a garantire la corretta e puntuale erogazione delle prestazioni, ipotizzando anche un modello di trasferimento diretto dal Ministero ai singoli Piani con la supervisione dei competenti Uffici Regionali”. Tra le criticità sollevate durante la riunione vi è stata quella relativa alla necessità di rendere la concertazione continua e non sporadica e frammentaria, anche attraverso la previsione di elementi di integrazione con le politiche regionali nel campo del lavoro, dell’istruzione, dello sviluppo locale; l’esigenza che siano forniti indirizzi chiari ed univoci sugli assetti di gestione non presenti nel Piano sociale regionale; la necessità che sia tracciato, in seno al Piano Regionale, un modello di organizzazione sostenibile degli Uffici di Piano, affinché lo stesso abbia un’efficacia operativa in grado di assicurare la gestione della complessità del sistema dei servizi territoriali. Nel corso della riunione è stata anche segnalata la situazione in cui ci si trova nella Provincia di Salerno determinata dal fatto che alcuni Ambiti sociali chiedono che nell’attribuzione delle risorse si dia maggiore peso al criterio di riparto fondato sull’estensione territoriale, oggi indicato nel 15% delle stesse, ed altri che si dia esclusiva importanza a quello fondato sulle dimensioni della popolazione residente chiedendo, quindi, l’abolizione del 15%.

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