Provincia di Salerno: Patenti, autoscuole in agitazione.

Scuole guida sul piede di guerra. Domani mattina circa cento titolari di autoscuole di Salerno e provincia si riuniranno in un locale della zona industriale per decidere sul da farsi dopo il blocco agli esami delle patenti di tipo A e B imposto dalla Motorizzazione nei giorni scorsi. Che ha creato non pochi disagi sia tra coloro che attendevano da tempo di sottoporsi alla prova di idoneità per ottenere la licenza di guida, sia tra i gestori delle tante autoscuole del territorio salernitano che ora minacciano esposti. A saltare, mercoledì scorso, sono state 27 sedute di esame per conseguire la patente di tipo B – ognuna con nove iscritti – «che non si sa quando e se verranno recuperate», afferma Rosario Marciano, uno degli istruttori di guida in mobilitazione, che definisce il danno subito «enorme» a fronte dei circa cinquecento esami a settimana che, normalmente, vengono effettuati presso la Motorizzazione (a cui vanno aggiunti i cinquanta per la patente di tipo A). Le cause del disagio vanno ricercate nel mancato adeguamento della Motorizzazione salernitane alle nuove disposizioni fornite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti riguardanti le nuove categorie di patenti, in vigore dallo scorso 19 gennaio. Che hanno portato notevoli cambiamenti anche per quanto riguarda i requisiti per il conseguimento e i tipi di veicoli che ciascun documento di guida autorizza a condurre. A introdurre questi cambiamenti è stato il decreto legislativo 18 aprile 2011 n.59 che adegua la normativa italiana alle direttive europee. Le novità dovrebbero essere applicate a tutti i documenti di guida rilasciati dal 19 gennaio in poi. Data a partire dalla quale le categorie di patente sono diventate quindici (Am, A1, A2, A, B1, B, BE, C1, C1e, C, Ce, D1, D1e, D, De). Novità, questa, che ha creato il caos alla Motorizzazione salernitana che, a detta dei titolari delle autoscuola pronti a mandare un esposto in Procura, non ha adeguato i piazzali in cui si devono svolgere le nuove prove d’esame. Pur essendo stati resi disponibili, dal Ministero, i fondi necessari ai lavori di ristrutturazione che però, attualmente, affermano le autoscuole, «non si sa che fine abbiano fatto». La mancanza dei fondi ha messo in allerta anche gli stessi esaminatori della Motorizzazione i quali, al momento, non sapendo se gli eventuali straordinari verranno loro mai corrisposti, si sono rifiutati di presiedere alle sedute di esami fin quando non ci sarà maggiore certezza sull’argomento. Domani mattina, quindi, la riunione di coloro che sono stati maggiormente colpiti da questo blocco imposto, ossia i titolari delle scuole guida – a cui si potrebbero, però, aggiungere anche i privati cittadini inviperiti da un fermo indefinito – che lamentano il «sonno profondo» che regna negli uffici della Motorizzazione cittadina.

Fonte La Città

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