Eboli (SA): tre persone arrestate dai carabinieri per violenza sessuale di gruppo.

I Carabinieri della Compagnia di Eboli diretta dal capitano Alessandro Cisternino, al termine di articolate e complesse indagini, hanno dato finalmente un nome agli autori di una violenza di gruppo commessa  a danno di una donna  nel mese di novembre 2012. Alle prime luci dell’alba, ad Eboli sono stati arrestati tre uomini in esecuzione dell’ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Salerno dr.  Di Florio su richiesta della Procura cittadina diretta dal Dr. Franco Roberti. Il robusto quadro accusatorio raccolto dai Carabinieri del Nucleo Operativo comandati dal tenente Manna  ha evidenziato a carico degli arrestati gravissimi indizi di colpevolezza  per aver,  tutti, concorso nell’esercitare violenza fisica nei confronti di  una donna approfittando peraltro delle condizioni di inferiorità psichica in cui si trovava la persona offesa per il suo stato di profonda alterazione dovuta all’assunzione di sostanze alcoliche”. I fatti risalgono alla sera del 7 novembre 2012, quando, nel centro storico di Eboli, tre uomini  abusarono ripetutamente di una donna sino a quando un’abitante del posto  contattò il 112 chiedendo l’intervento dei Carabinieri che, appena giunti, notarono i responsabili darsi alla fuga  e rinvennero, sulle gradinate di vicoletto, una donna riversa per terra priva di pantaloni e slip. Gli investigatori, dopo aver prestato immediatamente  soccorso alla malcapitata, acquisirono dalla medesima scarne informazioni in merito ad un tentativo di violenza sessuale posto in essere da tre giovani di età compresa tra i 20 ed i 25 anni. I successivi accertamenti corroborati da meticolosi sopralluoghi  condotti sul luogo teatro del gravissimo evento, consentirono ai Militari di individuare la presenza di una piccola telecamera  che aveva in automatico registrato tutte le fasi dell’ evento  poiché perfettamente focalizzata sul punto esatto della scalinata ove avvenne la violenza.  Dalla successiva visione dei fotogrammi  è stato possibile  evidenziare la violenza e la brutalità dei comportamenti posti in essere degli indagati  nonché la precisa riconoscibilità dei prevenuti come autori dei fatti contestati. Gli arrestati sono stati associati alla casa circondariale di Salerno.

 

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