Polla (SA): “Basta pagare per colpe altrui”, ecco la lettera di protesta degli operatori pollesi dell’Ergon spa.

Polla. I cinque dipendenti della ergon spa di Polla: Carmine Prato, Vincenzo Manzione, Antonio Esposito, Pasquale De Santis e Giuseppe Sacco, hanno finalmente terminato di pagare i 6.000 euro ciascuno e complessivamente 30.000 euro circa, indirettamente versati dal comune di Polla alla società Ergon spa, che ha gestito la raccolta rifiuti per conto del Consorzio di Bacino SA3. È questa la notizia che gli stessi operatori hanno diffuso attraverso una lettera da loro firmata, che sintetizza tutto il loro coraggio, la loro determinazione ma soprattutto la paradossale situazione che si è creata tempo fa con la Ergon spa e con il Comune di Polla. Come si ricorderà, la Ergon spa vantava nei confronti di Palazzo delle Monache dei crediti per quanto riguarda la gestione del servizio di raccolta rifiuti. Crediti tra l’altro mai saldati direttamente dal Comune alla Ergon, ma pagati indirettamente dai cinque dipendenti pollesi. Questi ultimi da novembre 2011, hanno visto decurtare dai loro stipendi ben 453,21 euro mensili. Un addebito che la Ergon ha fatto direttamente al Comune di Polla ma che indirettamente hanno pagato i cinque lavoratori, già delusi ed esasperati da una situazione al limite della sopportazione. Un sistema di scatole cinesi e di un “dare-avere”, che ha complicato ancor di più le cose. “ Siamo stati costretti a far ricorso a prestiti personali che ci hanno lasciato quasi in mutande – si legge nella lettera – e solo grazie all’intervento di qualche amico siamo riusciti a cavarcela. Stiamo attendendo che la giustizia faccia il suo corso ma nel frattempo ci corre l’obbligo morale e civico di avvisare i nostri cari concittadini delle ingiustizie e dei soprusi che stiamo subendo per colpa dei soliti noti, pur svolgendo ogni giorno il nostro dovere, cercando di tenere pulite le strade della cittadina. La domanda – conclude la lettera firmata dai cinque lavoratori – è “ma chi ci deve tutelare?” . Inoltre nella lettera si fa riferimento anche alla politica locale che non ha saputo dare una soluzione a questo grave problema. Un problema che per effetto della crisi economica e delle controversie giudiziarie del passato, lascia inevitabilmente segni indelebili sul futuro occupazionale dei dipendenti.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *