Salerno: recuperare i centri storici con le tecnologie più avanzate. È partito oggi il ciclo di conferenze “Rinnoviamo l’antico” organizzato dall’Ordine degli Architetti.

“Lavorare nel centro storico di Salerno, come negli altri, su standard di vivibilità per chi ci abita, dalla realizzazione di ascensori e strutture mobili, ad altri servizi anche per chi lo fruisce dall’esterno, fino alla pura messa in sicurezza degli edifici dal punto di vista sismico”. Parte con questo indirizzo del Presidente dell’Ordine degli Architetti di Salerno Maria Gabriella Alfano, il ciclo di conferenze sui centri antichi e la possibilità di ristrutturarli attraverso le più moderne tecnologie di consolidamento: “La nostra politica è quella del riuso, del costruire sul costruito, evitando lo spreco di territorio, con una maggiore attenzione ai centri storici – Non manca un riferimento al recente crollo di Napoli – I crolli sono dovuti spesso ad interventi parziali e non sostenibili sugli edifici”. La prima conferenza è stata dell’architetto Cosmo Mercuri, del Servizio Sismico Nazionale, che ha parlato dei centri storici in zona sismica, illustrando le più moderne strategie di prevenzione: “Dall’anno 1000 ci sono stati in Italia 30mila eventi sismici, di cui 220 di forte intensità. Danni per oltre 130mila miliardi di euro e, negli ultimi due secoli, 150mila vittime. E sempre è stata registrata l’elevata vulnerabilità del patrimonio edilizio italiano”. “Tutto ciò – ha anticipato l’architetto Carla Ferrigno, organizzatrice, con l’Ordine, dell’evento – ha portato allo spopolamento dei nostri centri storici minori e di medie dimensioni. Bisogna ora pensare al ridimensionamento”. Rinnovare l’antico, mettendo a disposizione di un generale processo di recupero dei centri storici delle realtà urbane grandi, medie e piccole, le tecnologie più avanzate. È una “missione” che chiama alla mobilitazione tecnici, imprese, enti pubblici e istituzioni private. Per questo motivo l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Salerno ha messo insieme un qualificato panel di esperti, cui darà la parola attraverso un ciclo di seminari informativi, che si terranno presso la sede dell’Ordine, a Salerno. Gli incontri proseguiranno fino all’11 aprile. Recuperare l’esistente, in particolar modo quello che sta affrontando la sfida dei secoli: è questa la via maestra da seguire per scongiurare nuove aggressioni all’ambiente con l’occupazione delle residue aree libere, ridare fiato al comparto delle costruzioni messo in ginocchio dalla recessione, connettere alle esigenze della modernità le testimonianze del passato.

TUTTO IL PROGRAMMA

Il 14 marzo l’ingegner Leonardo Aloia parlerà dei metodi di rafforzamento delle travi in legno, mentre la professoressa Caterina Carocci, docente di restauro alla Facoltà di Architettura dell’Università di Catania illustrerà esperienze e prospettive nel settore della sicurezza e della conservazione dei centri storici. Cinque gli appuntamenti previsti il 21 marzo: si comincia con l’impiantistica negli edifici storici, a cura dei tecnici della Dielle srl, si prosegue con il restauratore di opere d’arte Tudor Dincà, che parlerà del restauro di beni artistici e architettonici. Nel corso dell’intensa giornata, spazio anche per la tecnica del riuso (costruire nel costruito), con un’interessante relazione dell’architetto Angelo Verderosa, referente per la Campania della Fondazione italiana di bioarchitettura, sui borghi della Campania. Successivamente, i riflettori del seminario si accenderanno sull’uso delle pitture ecologiche (bioedilizia) nella riqualificazione architettonica, con un intervento della professoressa Enrica De Falco e della dottoressa Graziana Roscigno, dell’Università di Salerno (Facoltà di Farmacia).  Tirerà le somme la professoressa Alessandra Battista, dell’Università La Sapienza di Roma, con una lezione sulle “Strategie per la riqualificazione architettonica, energetica e ambientale dei borghi storici”. La penultima giornata del ciclo di seminari, il 4 aprile, prevede due lezioni: la professoressa Paola Capone, docente di Arte moderna all’Università di Salerno, parlerà di “Paesaggi antichi e contemporanei: una linea non discontinua”, mentre la professoressa Elvira Petroncelli, della facoltà di Ignegneria della Federico II, relazionerà sulla dimensione territoriale dei centri storici. Protagonista dell’incontro di chiusura, l’11 aprile, sarà la professoressa Manuela Ricci, docente di Urbanistica alla Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza di Roma, che relazionerà su “Metodi e modelli per la valorizzazione dei centri storici minori”.

 

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