Salerno: scongelati i conti correnti e i beni degli assessori, che firmarono per l’assunzione di nove precari al Comune.

Il giudice Gaia Palmieri della Corte dei Conti, ritenendo eccessivo il sequestro cautelativo dei conti correnti e dei beni (per un ammontare di 105mila euro pro capite) degli assessori del Comune di Salerno e del segretario generale, che deliberarono e firmarono l’assunzione di nove precari, nel 2008, ha disposto il loro dissequestro. A stabilire il sequestro dei beni, a febbraio, fu il procedimento mosso a causa di un presunto danno erariale di circa 1 milione di euro per l’illegittimità della procedura dell’assunzione dei precari. La difesa di Palazzo di Città, invece, ha spiegato che l’amministrazione si attenne a due leggi finanziarie che consentivano agli enti locali, in regola con il patto di stabilità, di effettuare assunzioni interne per stabilizzare rapporti di lavoro precari. Rientrati in servizio da circa tre settimane, gli assessori adesso possono disporre di nuovo dei loro beni.

 

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