Sala Consilina (SA): “Il tribunale non si tocca”. Domani presidio di protesta davanti al palazzo di giustizia.

Sala Consilina – Dalle parole ai fatti. Domani mattina si riparte con la mobilitazione contro il decreto di soppressione del tribunale di Sala Consilina deciso dal Governo nell’ambito del programma di revisione della geografia giudiziaria su tutto il territorio nazionale. Il palazzo di giustizia del comune capofila del Vallo di Diano a Settembre dovrebbe chiudere i battenti e trasferire le proprie competenze al tribunale di Lagonegro, in provincia di Potenza. La protesta di domani mattina è scaturita dalla convocazione della riunione della Commissione di Manutenzione dell’Ufficio Giudiziario di Sala Consilina che si terrà proprio all’interno del tribunale. Si tratta di una riunione tecnico-amministrativa per iniziare a mettere nero su bianco le modalità con le quali bisognerà procedere al trasferimento degli uffici da Sala Consilina a Lagonegro. Alla riunione prenderà parte una delegazione composta dal sindaco di Lagonegro, dal procuratore della Repubblica presso il tribunale lucano e dal presidente dell’ordine forense dello stesso tribunale. La delegazione, sarà accolta dalla contestazione di avvocati e cittadini dei comuni del Vallo di Diano.   “Chiediamo ai nostri sindaci – sottolinea Giuseppe Colucci del Comitato pro tribunale ed ex sindaco di Sala Consilina – un intervento verso i Prefetti di Salerno e di Potenza affinché la visita della Commissione di Manutenzione venga rinviata a data successiva all’esito del ricorso pendente dinanzi alla Corte Costituzionale sulla legittimità della soppressione del nostro tribunale”. La riunione della Commissione Manutenzione doveva tenersi già la scorsa settimana, ma fu rinviata per una dura presa di posizione del sindaco di Sala Consilina che si rifiutò di parteciparvi dopo aver inviato una dura lettera al sindaco di Lagonegro. Per l’avvocato Angelo Paladino, capogruppo di opposizione in consiglio comunale, “la visita della Commissione Manutenzione del Tribunale di Lagonegro rappresenta – scrive Paladino in una lettera inviata al sindaco Ferrari – una palese provocazione ed una anticipata presa di possesso da parte del Sindaco di Lagonegro. Quest’ultimo, infatti, non ha alcuna competenza sul territorio di Sala Consilina”. Paladino nella missiva chiede a Ferrari di invitare il primo cittadino di Lagonegro a non effettuare la visita prevista per domani, anche perché in concomitanza a Roma gli altri Tribunali soppressi chiederanno, congiuntamente, al Parlamento la proroga della prevista soppressione, in attesa della decisione della Corte Costituzionale”.

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