Vicenda licenziamento dipendenti Ergon: il Commissario Siano chiede tavolo di concertazione con sindaci.

E’ sempre più a rischio la situazione occupazionale dei 105 dipendenti della Ergon Spa, società partecipata del Consorzio Rifiuti Bacino Sa3, che si occupa della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, e di altri servizi ad essa legata, in oltre trenta comuni dei comprensori del Vallo di Diano, degli Alburni, del Tanagro e del Golfo di Policastro.

Al momento i vertici aziendali di Ergon hanno avviato l’iter procedurale per il licenziamento collettivo dei 105 dipendenti, un atto dovuto visto il disastroso stato economico-finanziario in cui versa la società con sede in Polla. Sulla vicenda, intanto, è intervenuto il consigliere regionale Donato Pica il quale, anche a seguito della lettera-appello della settimana scorsa da parte dei dipendenti del Consorzio Bacino Sa3, ha chiesto ed ottenuto un’audizione congiunta, in programma per prossimi giorni,  delle Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Regione Campania.

Sulla convocazione interviene Giovanni Siano, nel suo duplice ruolo di Commissario Liquidatore del Consorzio Sa3 e di presidente di Ergon Spa. “Non posso che ringraziare, sottolinea Siano, l’on.le Pica per il suo interessamento. A prescindere dalla casacca politica che si indossa, tutti i rappresentanti istituzionali del Vallo di Diano dovrebbero remare verso lo stesso lido per cercare di salvare il salvabile e tutelare, così, i livelli occupazionali di Ergon Spa. Abbiamo ereditato una situazione difficilissima e, malgrado enormi sforzi, non siamo riusciti a risanare le casse societarie. Con estrema onestà, al momento, devo dire che non troviamo altre soluzioni se non la messa in liquidazione di Ergon Spa”.

Nelle sue parole Siano è molto esplicito. Ergon, giorno dopo giorno, accumula debiti su debiti non riuscendo a sanare la disastrosa situazione  lasciata dalla precedente gestione.

“Non voglio commentare, continua Siano, l’operato dell’antacedente consiglio di amministrazione, ma posso dire che ce l’abbiamo messa tutta per cercare di risanare l’azienda. Intanto vorrei sottolineare l’assenza assoluta di solidarietà da parte dei sindaci del comprensorio che, ad eccezione di qualcuno, della vicenda Ergon non si sono mai interessati malgrado i nostri ripetuti appelli. Sarebbe il caso che, seppur con enorme ritardo, tutti insieme ci sedessimo attorno ad un tavolo per cercare di trovare soluzioni positive per i 105 dipendenti di Ergon. Già da domani, lo ripeto per l’ennesima volta, sono pronto ad incontrare i primi cittadini”.

 

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