Uffici postali soppressi: il Consiglio di Stato respinge il ricorso dei comuni di Atena Lucana, Castelnuovo, Ogliastro, Magliano e Stio.

Non ci sarà la sospensione della della sentenza del TAR di Salerno che nel mese di marzo aveva annullato il piano di chiusura per diciannove sportelli di Poste Italiane e confermato invece la soppressione per altri nove. Nella giornata di ieri infatti la sesta sezione del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale ha respinto con una ordinanza il ricorso presentato dai comuni di Atena Lucana, Magliano Vetere, Stio Cilento, Castelnuovo Cilento ed Ogliastro. I comuni avevano chiesto ai giudici amministrativi di appello di riformare la sentenza del TAR Salerno che aveva confermato la chiusura di alcuni degli uffici postali presenti nei comuni. Nello specifico gli avvocati dei cinque comuni avevano chiesto al TAR di sospendere l’efficacia del TAR Salerno. Il ricorso oltre che nei confronti di Poste Italiane è stato presentato anche contro l’Autorità per la garanzia nelle comunicazioni, il Ministero dell’economia e delle finanze, il Ministero dello sviluppo economico ed il Dipartimento per le comunicazioni. L’udienza si è svolta in camera di consiglio il 4 giugno. Nell’ordinanza i giudici hanno ritenuto che “nel ricorso introduttivo – si legge testualmente – e nell’istanza cautelare di appello non si ravvisano profili di censura idonei a rendere agevolmente prevedibile un esito della vertenza favorevole per i comuni interessati alla luce anche della recente giurisprudenza cautelare della Sezione sul tema all’esame ed il rapporto alla prevalenza degli interessi pubblici sottesi agli atti gravati”. L’ordinanza è stata emessa dal collegio giudicante presieduto da Giuseppe Severini e dai consiglieri Aldo Scola, Roberto Giovagnoli, Roberta Vigotti, Bernhard Lageder. La differenza tra gli uffici salvati e cancellati dalla sentenza di primo grado l’ha data il rispetto dei criteri fissati da un decreto ministeriale del 2008 che fissa in tre km la distanza minima tra uffici postali per non arrecare disagio agli utenti.

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