Polla (SA) : omicidio Di Gloria, il pm chiede 24 anni per l’unico imputato Giuseppe Petrillo.

 

Ventiquattro anni di pena, questa la condanna, formulata dal pubblico ministero Carlo Rinaldi, nella requisitoria pronunciata ieri mattina davanti alla Corte d’Assise di Salerno, per il 32enne Giuseppe Petrillo, unico imputato per l’omicidio del 61enne Nicola Di Gloria, ex dipendente dell’Asl Salerno 3. Sarebbe stato il giovane di Polla, secondo l’accusa, ad avere prima accoltellato e poi investito con l’auto il suo concittadino, lasciandolo senza vita sul ciglio di una strada in località Intranita la sera del 7 maggio del 2010. Gli esami medico legali rivelarono che il 61enne aveva sì ricevuto una coltellata all’addome, ma che quella ferita non sarebbe stata sufficiente ad ucciderlo e che lui sarebbe sopravvissuto se qualcuno non lo avesse investito. Petrillo ha infatti ammesso la lite con il pensionato ma ha negato di aver mai avuto intenzione di ucciderlo. Il suo difensore, l’avvocato Teresa Sorrentino, ha inoltre ottenuto che sul 32enne fosse eseguita una perizia psicologica, che ha riscontrato alcune anomalie. Rilievi insufficienti però, secondo il pubblico ministero, ad escludere che quella sera, di tre anni fa, Petrillo non avesse la piena consapevolezza di quanto stava facendo. E infatti il pm Rinaldi ha chiesto ieri alla Corte di riconoscere nel giovane pollese la piena capacità di agire. L’avvocato di parte civile, Sebastiano Tanzola, si è associato alle richieste dell’accusa e ha chiesto il riconoscimento ai familiari di Nicola Di Gloria del diritto al risarcimento del danno. La sentenza della Corte d’Assise, presieduta dal giudice Giovanna Allegro, è prevista per la prossima settimana. Giuseppe Petrillo, arrestato quasi un anno dopo l’omicidio, è detenuto dal marzo del 2011 nel carcere di Sala Consilina.

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