Sant’Arsenio (SA): i cittadini scrivono all’ASL per chiedere di non aprire la struttura di accoglienza per persone dimesse dall’ospedale psichiatrico giudiziario.

Sant’Arsenio (SA) – Con un documento indirizzato,tra gli altri, al Direttore Generale dell’Asl Salerno, Antonio Squillante, al Sindaco e ai consiglieri del Comune di Sant’Arsenio, al Presidente del Comitato dei Sindaci di Distretto, Tommaso Pellegrino, alle sigle sindacali,al Codacons, Cittadinanza attiva e al Tribunale del Malato,  un gruppo di cittadini del Vallo di Diano chiede un incontro con i vertici dell’ASL per discutere e trovare soluzioni sui problemi che comporterebbe l’apertura di una Struttura residenziale Terapeutico-Riabilitativa per persone dimesse dall’Ospedale Psichiatrico Giudiziario all’interno della struttura di San Vito dove già sono attivi Centro Diurno Psichiatrico; S.R.-Psichiatrica ad alta assistenza, con 19 posti letto,  l’R.S.A. per anziani, con 20 posti letto, Centro di Salute Mentale ed una casa di riposo per anziani “autonomi” gestita direttamente dal Comune di Sant’Arsenio. “Il compito della politica – si legge nella lettera – è programmare, prendendo atto dei bisogni dei cittadini/utenti che, per quanto riguarda il territorio del Vallo di Diano, sono facilmente rilevabili dalla migrazione sanitaria, che per l’anno 2011 ha raggiunto la cifra record , per quanto attiene la provincia di Salerno, di circa 80 milioni di Euro, e di questi 14 milioni sono andati in Basilicata”. La Delibera dell’ASL Salerno n. 564  del 30luglio 2012 prevede “ la istituzione di una Struttura Residenziale Terapeutico-Riabilitativa per persone dimesse dall’ Ospedale Psichiatrico Giudiziario presso la Struttura Intermedia in località San Vito, di proprietà del Comune di Sant’Arsenio, il cui utilizzo è regolamentato da un apposito atto di  convenzione. “La collocazione della struttura – si legge ancora nella lettera – creerebbe una promiscuità di unità operative incompatibili tra di loro. Il Vallo di Diano, ha bisogno di strutture fortemente integrate tra di loro dal punto di vista funzionale quali: Riabilitazione, Ospedale di Comunità, Case Protette, Case di Riposo, Centri Diurni Integrati che devono comprendere nuclei specializzati, rivolti ad utenti con esigenze specifiche dettate da situazioni patologiche particolari: malati di Alzheimer, malati terminali, disturbi del Comportamento alimentare, dipendenti patologici da sostanze, dipendenza sostanze legali”.

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