Sala Consilina (SA): “assolto perchè il fatto non sussite” il maresciallo Cunsolo per la morte di Massimo Casalnuovo.

Sala Consilina  – Assolto perchè il fatto non sussiste. E’ questa la sentenza di assoluzione pronunciata questa sera poco dopo le ore 22 al termine del rito abbreviato nell’ambito del procedimento penale a carico del maresciallo dei Carabinieri Giovanni Cunsolo. Il militare era imputato del reato di omicidio preterintenzionale per la morte, avvenuta la sera del  20 agosto del 2011, del 22enne di Buonabitacolo Massimo Casalnuovo. Questo pomeriggio si è svolta l’udienza preliminare per decidere sul rinvio a giudizio richiesto dalla Procura della Repubblica del tribunale di Sala Consilina. L’avvocato Renivaldo Lagreca, difensore del maresciallo Cunsolo ha chiesto al GUP Enrichetta Cioffi il giudizio abbreviato. Per il Pubblico Ministero Michele Sessa, il maresciallo avrebbe deliberatamente voluto operare una lesione nei confronti di Casalnuovo e questo comportamento avrebbe provocato la morte del ragazzo. Il PM al termine della sua requisitoria dopo aver ripercorso quello che in base alle indagini sarebbe accaduto la sera del 20 agosto di due anni fa ha chiesto la condanna a 9 anni e 4 mesi di reclusione per il maresciallo dei Carabinieri. L’avvocato Lagreca nella sua arringa durata circa tre ore ha ripercorso tutte le fasi delle indagini evidenziando tutti quegli elementi probatori a favore del suo assistito. L’udienza si è svolta a porte chiuse e la sentenza è arrivata dopo una camera di consiglio durata quasi cinque ore. “E’ la fine di un incubo che non porta gioia – ha dichiarato dopo la lettura della sentenza l’avvocato Lagreca – e non dimentico il fatto che ha comportato la morte di un ragazzo giovanissimo. Sono stato sempre certo dell’innocenza del maresciallo Cunsolo e ritengo che la sentenza sia assolutamente giusta perchè abbiamo definito la causa sugli stessi atti di indagine raccolti dal PM. L’accusa era abnorme perche nessuno può immaginare che Cunsolo abbia voluto uccidere qualcuno”. Massimo Casalnuovo era deceduto dopo essere caduto con il suo scooter in Via Grancia dopo aver cercato di evitare un posto di blocco dei Carabinieri nella locale stazione. Il militare in questi due anni, come più volte denunciato dal suo legale, l’avvocato Renivaldo Lagreca, è anche stato oggetto di violentissimi ed ingiustificati attacchi mediatici portati avanti soprattutto su Facebook nonostante non vi sia stata nei suoi confronti alcuna condanna passata in giudicato e tantomeno il rinvio a giudizio.

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