Salerno: matricidio a Torrione. Ospedale psichiatrico per Lino Renzi.

Revocata la misura di custodia cautelare nel reparto detentivo del “Ruggi” per Lino Renzi, il 45enne che a fine luglio scorso uccise sua madre, Maria Pia Guariglia, e poi ne deturpò il cadavere. Il provvedimento è stato emesso ieri dal giudice per le indagini preliminari Elisabetta Boccassini in seguito alle analisi delle prime valutazioni fornite da Antonello Crisci il professore di Medicina legale della Seconda università di Napoli nominato dalla Procura come perito psichiatrico nell’inchiesta scaturita dal ritrovamento – avvenuto lo scorso 22 luglio nell’appartamento che mamma e figlio abitavano in via Martuscielli, a Torrione Alto – del cadavere brutalmente mutilato della donna, ex insegnate 77enne. Secondo Crisci, Renzi sarebbe totalmente incapace di intendere e di volere e, per questo, il regime ordinario di detenzione non sarebbe per lui consono. Il giudice ha così stabilito il suo trasferimento in un ospedale psichiatrico giudiziario ma, in attesa che la struttura più adatta venga indicata dal Dap, il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, il matricida resta sorvegliato a vista nel reparto detenuti dell’ospedale di via San Leonardo. Nelle prossime ore Renzi sarà sottoposto ad altri accertamenti da parte del professorCrisci che dovrà appurare il grado di pericolosità dell’uomo che, dopo aver ucciso la mamma, ha tagliato il suo corpo a pezzi. Nei prossimi giorni è previsto anche un nuovo sopralluogo nella “casa degli orrori” di Torrione Alto, dopo il primo effettuato dal professor Pietrantonio Ricci, direttore dell’Unità operativa di Medicina legale dell’azienda “Mater Domini” di Catanzaro – dove giovedì scorso si è svolta l’autopsia sul corpo dell’anziana massacrata dal figlio – e dal medico legale Luigi Mastrangelo finalizzato a ricostruire la dinamica dell’omicidio. In settimana, i medici accompagneranno il magistrato Maria Carmela Polito, titolare dell’inchiesta, sul luogo del delitto per fare ulteriori accertamenti.

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