Salvitelle (SA): grande successo per la corsa a piedi nudi sul Monte San Giacomo.
Si è svolta domenica 25 agosto, a Salvitelle, la tradizionale corsa a piedi nudi, dalla cima della Serra San Giacomo, colle sovrastante alcune centinaia di metri il paese, fino alla Cappella del Santo. Hanno partecipato concorrenti di ogni età nati e residenti a Salvitelle che, come vuole la tradizione, scendono a piedi nudi per sentieri impervi tra roveti e sterpi. Al termine della corsa dopo aver baciato, per devozione, il piede del simulacro del Santo Giacomo, tutti i partecipanti si sono lavati i piedi in una tinozza in cui è stato versato il vino prodotto a Salvitelle per disinfettare le ferite provocate dal terreno accidentato. La gara ha un’origine storica precisa che risale al periodo della dominazione francese tra la fine del 1700 e gli inizi del 1800. Infatti nel 1791, Serra San Giacomo fu campo di esercitazione dei fucilieri francesi da montagna. I pastori del posto, legati anche loro alla Monarchia come tanti cittadini del Sud, per beffarsi dei soldati francesi, i quali prima d’intraprendere la scalata si stringavano bene gli scarponi, gareggiavano con loro, compiendo ascesa e discesa del monte, a piedi scalzi, tra la intricata e spinosa vegetazione del monte. In 5 minuti e 39 secondi, è stato Francesco Perretta a scendere per primo la montagna, seguito da Nico Grippo e Giuseppe Scelza. Dopo il lavaggio dei piedi, è avvenuto il torneo di lotta greco-romana che ha visto in scena 9 partecipanti, alcuni dei quali avevano partecipato anche alla corsa podistica, e dopo le varie gare, è risultato vincitore Bruno Manzo. La serata si è conclusa con il concerto bandistico della fanfara dei bersaglieri in Piazza San Sebastiano e fuochi pirotecnici. Le riprese sono state effettuate con una microtelecamera posta sugli occhiali di uno dei partecipanti.
Al termine della corsa dopo aver baciato, per devozione, il piede del simulacro del Santo San Sebastiano Martire