Sapri (SA): la Guardia di Finanza smaschera un “falso povero”.

I militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Sapri hanno condotto una complessa ed articolata operazione tesa a ricostruire – in modo analitico – le movimentazioni riconducibili ad un soggetto risultato completamente sconosciuto al Fisco che, nel corso delle annualità monitorate, ha ideato e strutturato una vera e propria attività di natura bancaria e finanziaria abusiva, parallela ai canali autorizzati, finalizzata alla concessione di crediti e disponibilità monetarie a favore di soggetti privati ed imprenditoriali residenti o comunque operanti economicamente nell’area del basso Cilento. L’azione di servizio, scaturita da un’autonoma attività info-investigativa e suffragata dalle risultanze presenti negli applicativi informatici “dedicati” in uso al Corpo, è stata condotta attraverso un esame approfondito dei conti correnti bancari che, nel complesso, ha permesso di portare alla luce prestiti in dispregio della normativa vigente, mediante l’emissione di 424 assegni, per 6,4 milioni di Euro.  Le Fiamme Gialle hanno, inoltre, ricostruito la posizione reddituale del finto povero, scoprendo che, a fronte degli ingentissimi movimenti di denaro sui propri conti correnti bancari, lo stesso – per il triennio 2004/2006 – ha indicato nelle prescritte dichiarazioni redditi irrisori mentre, per rendere ancora meno agevole il lavoro dei Finanzieri, per le annualità seguenti (2007 2008 e 2009) ha addirittura omesso di presentare i modelli dichiarativi obbligatori. Gli importi evasi ai fini I.R.P.E.F. sono stati segnalati all’Agenzia delle Entrate competente per il recupero a tassazione. Il delineato comportamento ha, in concreto, permesso di occultare abilmente al Fisco elementi positivi di reddito per 9 milioni di Euro, costituiti in buona misura (6,4 milioni di euro) da proventi derivanti dall’esercizio abusivo dell’attività bancaria e finanziaria e, per la restante parte (quantificata in 2,6 milioni di euro) da illecite movimentazioni del capitale “prestato” quali incasso di dividendi, vendite di azioni, ricavo da incasso di effetti, rimborso titoli e cedole scadute.  Il soggetto in questione è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria di Vallo della Lucania per i reati di “Infedele presentazione della dichiarazione dei redditi” e di “Omessa presentazione della dichiarazione dei redditi”. In un’ottica di concreta e fattiva azione a tutela degli interessi erariali statali, è stata sottoposta a vaglio dell’Autorità Giudiziaria l’applicazione delle misure cautelari reali – sequestro per “equivalente”, ai sensi e per gli effetti della Legge Finanziaria 2008 sino alla concorrenza di un ammontare pari a 2,7 milioni di euro.

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