Teggiano (SA): bimba morta nel 2011. Nuovi sviluppi. Chiesto rinvio a giudizio per 8 medici del “Curto”

Nuovi sviluppi giudiziari nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Sala Consilina sulla morte della piccola Aurora Babino, avvenuta il 3 marzo 2011, all’ospedale Santobono di Napoli. Qui, la bambina di soli tre anni, di  Teggiano,  giunse in condizioni disperate dopo un doppio ricovero all’ospedale di Polla.  Chiesto il rinvio a giudizio per otto medici dell’Ospedale  “Curto”. La notizia è stata diffusa questa mattina dall’emittente radiofonica Radio Alfa. I medici che da indagati ora sono imputati erano in servizio all’ospedale di Polla,nel reparto di pediatria. Per loro l’accusa è di concorso in omicidio colposo. La richiesta sarà esaminata dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Lagonegro, Vincenzo Del Sorbo, il 22 gennaio 2014. Si è purtroppo reso necessario, si legge sul sito web dell’emittente radiofonica,  un rinvio di oltre tre mesi rispetto alla precedente udienza preliminare fissata per il 4 ottobre 2013 davanti al Gup del Tribunale di Sala Consilina Enrichetta Cioffi. Un rinvio dovuto alla soppressione e accorpamento del Tribunale salese a quello lucano di Lagonegro. Secondo l’accusa, gli otto medici imputati che visitarono ed ebbero in cura la piccola Aurora, dal 15 al 21 febbraio 2011 per crisi convulsive, avrebbero agito con negligenza e cagionato la morte della bambina, dovuta, secondo una perizia della Procura, “a shock irreversibile conseguente a squilibrio idro-elettrolitico causato da perdita di liquidi e sali a causa di vomito e diarrea”. Il giorno dopo le dimissioni, della piccola, le sue condizioni divennero più critiche ed i giovani genitori furono costretti a riportarla in ospedale in stato di coma e grave insufficienza respiratoria tanto da rendere necessario il ricovero in rianimazione. Da qui fu poi trasferita in condizioni disperate al Santobono di Napoli dove morì il 3 marzo 2011.  All’inizio delle indagini, dopo la denuncia dei genitori, assistiti dall’avvocato Nicola Senatore, gli indagati erano 22 tra medici e infermieri dell’ospedale di Polla e di Napoli. La magistratura dispose anche la riesumazione della salma per poter eseguire l’autopsia e accertare le cause del decesso. A distanza di oltre due anni la svolta con la richiesta di rinvio a giudizio e la fissazione dell’udienza preliminare il prossimo 22 gennaio quando il giudice stabilirà se processare o meno gli 8 medici imputati del decesso della bambina.

FONTE NOTIZIA: Radio Alfa – Pino D’Elia

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