Salerno-Costa d’Amalfi: bocciata la proposta degli argentini. Incerto il futuro dell’aeroporto

Brusca frenata al progetto degli argentini di Corporacion America sull’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi. La commissione presieduta dal giudice Lepore nell’ultima verifica tecnica effettuata nella giornata di ieri ha di fatto bocciato la proposta della compagnia sudamericana di acquisire, con 25 milioni di euro, il 65% delle quote societarie del Consorzio aeroportuale salernitano, la società che gestisce l’aeroporto, versando 25 milioni di euro. Uno stop che rigetta nell’ombra il futuro di un asset strategico per l’intera provincia salernitana. L’offerta economica presentata dalla holding argentina che controlla tra l’altro gli scali di Buenos Aires, Brasilia e Montevideo, conteneva infatti una serie di vincoli tra cui precise garanzie sulla gestione degli investimenti, tempi celeri di decisione e soprattutto la richiesta di una burocrazia vicina allo zero. Condizioni che in Italia è pressoché impossibile garantire, ma che gli argentini hanno dovuto richiedere alla luce del fatto che sulla legittimità del bando di cessione delle quote del Consorzio aeroportuale pesa il ricorso presentato al Tar dalla Gesac che sul Costa d’Amalfi vanta un diritto di gestione sulla base di vecchie delibere regionali. Per cui anche se i commissari avessero dato via libera al progetto di Corporacion America, il Tar, nell’udienza del marzo prossimo, potrebbe annullare l’intero bando vanificando in ogni caso la proposta degli argentini per lo sviluppo dell’aeroporto salernitano: 25 milioni subito e 85 nel prossimo quinquennio.

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