Polla (SA): tasse alle “stelle”…di Natale

Ad alcuni cittadini di Polla sarebbero state recapitate dal Comune, richieste errate di pagamento per il saldo della TARES. Più utenti avrebbero lamentato circa gli importi richiesti. Da alcune verifiche e indiscrezioni, risulta che gran parte delle bollette recapitate, riportano importi sbagliati senza gli acconti già versati. Importi gonfiati senza motivo. Il tutto ha scatenato malumori e lunghe file dinanzi a banche e uffici postali. Entro fine dicembre scadrà anche il termine ultimo per pagare la Tarsu, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. La quarta rata, infatti, dovrà essere pagata entro il 31 dicembre. Lo scorso 16 dicembre, invece,  è stato il giorno della Tares, tassa che ha visto la maggiorazione di 30 centesimi moltiplicata ai metri quadrati della propria abitazione. A gennaio poi ci sarà la mini rata dell’IMU. Si dovrà pagare la differenza, tra l’aliquota standard fissata dallo Stato e quella adottata dal Comune. Entro prossimo il 16 gennaio, si dovrà corrispondere il 40% al comune, con la buona fetta del 60%  che resta allo Stato. Il comune con l’aliquota più alta nel Vallo di Diano, pari al 6 per mille, rimane Polla. Aliquota confermata nello scorso consiglio comunale, dove non sono mancate le polemiche. Polemiche che aumentano nei confronti della maggioranza di Giuliano. Argomento centrale, sono appunto le tasse comunali. Il tutto fa scatenare l’opposizione consiliare e i gruppi extra consiliari. A parlare della situazione economica del comune di Polla, è l’esponente di “Insieme per Polla”, Antonio Coppola. Per Coppola infatti, c’è un problema alla base. Una situazione economica deficitaria, con bilanci poco chiari e tasse troppe alte. Elementi che rappresentano un’aggravante per una maggioranza, che secondo Coppola, è incapace di dare delle risposte plausibili.

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