Sanità: annunci e azioni per salvare gli ospedali di Polla e Sant’Arsenio

È una data importantissima quella di venerdì 7 febbraio presso l’Ospedale di Polla, con un incontro di approfondimento sulla situazione del “Curto”e del presidio di Sant’Arsenio, grazie all’interessamento degli amministratori del vallo di diano. Dopo l’annuncio del corteo di protesta che avrà luogo a Sant’Arsenio lunedì arrivano altri commenti dal mondo politico locale a supporto della sanità locale e precisazioni.  “In  merito, mi preme chiarire che tale incontro era già stato sollecitato nel mese di dicembre scorso- dichiara Rocco Giuliano, Sindaco di Polla. La riunione è stata concordata con il Direttore Generale, Dott. Antonio Squillante, che aveva dato la propria disponibilità a partecipare ad un incontro programmatico dopo le festività natalizie. Successivamente, l’incontro, anche di concerto con il Presidente della Conferenza dei Sindaci, è stato differito alla prima decade di febbraio, dopo la definizione dell’assetto degli Ospedali di Roccadaspide, Oliveto Citra e Sapri, da effettuarsi entro il 31 gennaio, così come previsto dal Decreto n. 49/2010 della Regione Campania. Mi auguro- conclude Giuliano- pertanto, che agli annunci seguano azioni concrete in favore del nostro Ospedale”. La sanità insieme ad altre questioni, rimane quindi sempre al centro dell’attenzione. Alla luce dei ridimensionamenti avvenuti sotto la gestione di Squillante, anche i presidi di Polla e Sant’Arsenio sono in attesa di conoscere quale sarà il loro futuro, in attesa di buone notizie da Palazzo Santa Lucia. Il Consiglio Regionale della Campania, infatti, ha approvato un ordine del giorno, presentato dai consiglieri regionali Giovanni Baldi, Gianfranco Valiante, Donato Pica e Fernando Zara e sottoscritto dai capigruppo consiliari, nel quale si invita il presidente Caldoro a impegnarsi,in qualità di Commissario ad acta per l’Attuazione del Piano di rientro del Settore Sanitario, a vincolare il direttore generale dell’ASL Salerno, Antonio Squillante, a tener conto nell’elaborazione del Piano di razionalizzazione della rete ospedaliera delle specificità del territorio salernitano che se non debitamente tenute in considerazione, potrebbero penalizzare gli abitanti delle zone interne in caso di realizzazione di un unico ospedale al posto dei nosocomi attualmente dislocati sul vasto territorio a sud del capoluogo di provincia.

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