Accorpamento fra gli istituti di Santa Marina e Caselle in Pittari : l’Amministrazione Giannì ne rivendica l’annullamento ed il TAR accoglie il ricorso

Riceviamo e pubblichiamo.

«Ho sempre creduto che ce l’avremmo fatta, ecco perché con caparbietà ho insistito motivando fino all’esasperazione la giustezza del nostro ricorso. Ero certa che la palese violazione del principio di partecipazione, democratizzazione, completezza e adeguatezza dell’istruttoria procedimentale per l’accorpamento dei due istituti mi avrebbe dato ragione». Questa la soddisfatta dichiarazione del Sindaco Giannì rilasciata alla notizia dell’avvenuto accoglimento (con sentenza n.538/2014) del ricorso presentato al TAR di Napoli contro l’accorpamento dell’Istituto Manzoni di Santa Marina con l’Istituto Comprensivo di Caselle in Pittari.Questa la ricostruzione dei fatti.Con deliberazione n. 186 del 17 dicembre 2012, la giunta comunale di San Giovanni a Piro aveva proposto, oltre al mantenimento dell’autonomia scolastica in capo al normo-dimensionato Istituto comprensivo statale “T. Gaza”, l’aggregazione ad esso del sottodimensionato Istituto “A. Manzoni” di Santa Marina, giocando d’anticipo e puntando, pertanto, ad estendere il proprio bacino demografico di utenza al fine di scongiurare il futuro sottodimensionamento del Gaza nel medio/lungo periodo.A dispetto di tali indicazioni, la giunta regionale della Campania, con deliberazione n. 32 dell’8 febbraio 2013, approvava la fusione tra l’Istituto di Caselle in Pittari e l’Istituto di Santa Marina, sulla scorta dell’avviso espresso in tal senso dalla giunta comunale di Santa Marina avvenuta con deliberazione n. 7 dell’8 febbraio 2013.Era evidente che le operazioni di dimensionamento concernenti gli istituti scolastici di Caselle in Pittari, di Santa Marina e di San Giovanni a Piro fossero state approvate in violazione dei termini procedimentali all’uopo fissati dall’art. 6 delle “Linee Guida per la programmazione dell’offerta formativa scolastica e per l’organizzazione rete scolastica – anno scolastico 2013/2014”, sulla scorta della sola proposta tardivamente formulata dalla giunta comunale di Santa Marina, senza tener conto delle indicazioni di tutte le competenti amministrazioni comunali, senza aver preventivamente acquisito il prescritto parere della commissione d’ambito territoriale e senza aver adeguatamente ponderato la consistenza della popolazione scolastica nel contesto geografico di riferimento.Questa la premessa teorica che ha spinto l’Amministrazione Giannì a presentare ricorso (notificato il 16 aprile 2013 e depositato il 6 maggio 2013 ), impugnando – chiedendone l’annullamento – la deliberazione della giunta regionale della Campania n. 32 dell’8 febbraio 2013, nella parte in cui dispone la fusione tra l’Istituto “A. Manzoni” di Santa Marina e l’Istituto di Caselle in Pittari; le determinazioni della Provincia di Salerno relative all’anzidetta fusione tra i due istituti; la deliberazione della giunta comunale di Santa Marina n. 7 dell’8 febbraio 2013, con la quale era stato richiesto l’accorpamento dell’Istituto “A. Manzoni” con l’Istituto di Caselle in Pittari; nonché la deliberazione della giunta regionale della Campania n. 669 del 24 novembre 2012, recante le “Linee Guida per la programmazione dell’offerta formativa scolastica e per l’organizzazione rete scolastica – anno scolastico 2013/2014”.Una caparbietà ed una determinazione che ha premiato ancora una volta il Comune di San Giovanni a Piro, da tanti accusato ingiustamente di inerzia e disinteresse, nonché additato incautamente e superficialmente come il responsabile della perdita dell’autonomia scolastica del Gaza.La politica dei fatti ancora una volta primeggia sulla politica degli slogan.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *