Roscigno (SA): perde la casa nell’alluvione 2010.La signora Di Mieri si cuce la bocca

Ha deciso di cucirsi la bocca, come segno di protesta contro quella condizione di “profuga”scelta dagli altri per lei. La signora Luciana Di Mieri, ha perso la sua abitazione nell’alluvione del 2010«Sono profuga. Ho fatto come i profughi di Lampedusa: ma è solo un trucco, scrive la donna sulla sua pagina Facebook. La mia vuole essere una provocazione. Non si può dar credito agli stranieri anche quando fingono e ci si dimentica invece dei cittadini italiani».  Questa la provocazione, lanciata dalla vedova del professore Albino Malzone, la cui casa a seguito dell’alluvione e di una conseguente frana è andata completamente distrutta. Oltre all’abitazione, la donna ha perso gran parte degli spazi occupati dalla sua azienda agricola che si occupa di olivocoltura. “Il comune di Roscigno , scrive ancora la Signora Di Mieri, avrebbe dovuto garantirmi un alloggio sostitutivo, ma si è defilato, la Provincia e la Regione (attraverso enti e tecnici che hanno studiato l’evento) hanno chiesto ed ottenuto di effettuare dei rilievi geo-morfologici per studiare le caratteristiche della frana, ma non mi hanno risarcito neanche i danni riportati dall’uliveto!”

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