Omicidio Vassallo: svolta nelle indagini, catturato “il Brasiliano”

Catturato a Bogotà il latitante italo-brasiliano Damiani Bruno Humberto. Per gli investigatori potrebbe fornire importantissimi elementi sull’omicidio del sindaco Angelo Vassallo, ucciso il 5 settembre del 2010 molto probabilmente a causa della sua attività di contrasto allo spaccio della droga nella cittadina cilentana. In relazione all’assassinio di Vassallo l’arrestato è stato più volte chiamato in causa per alcuni suoi rapporti con una famiglia di albergatori di Pollica ed alcuni pregiudicati dell’area nord di Napoli proprio nelle ore immediatamente precedenti e successive l’omicidio del sindaco. Inoltre secondo la direzione distrettuale antimafia di Salerno Damiani Bruno Humberto nell’estate del 2010 era dedito allo spaccio di droga a Pollica e nei paesini vicini. Gli inquirenti sperano che l’uomo catturato in Colombia possa svelare le circostanze e i nomi che si celano dietro il delitto. L’arrestato soprannominato “il Brasiliano” per i suoi natali, era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare per due tentate estorsioni commesse nel 2006 in concorso con Giuseppe Stellato alias Papacchione, con l’aggravante del metodo mafioso. Il Brasiliano era solito spostarsi tra il Brasile, che non avrebbe mai concesso l’estradizione e la Colombia che in presenza di un decreto che dispone il Giudizio avrebbe concesso l’estradizione del cittadino italo-brasiliano. Di qui la collaborazione tra gli inquirenti colombiani e i Ros del comando provinciale di Salerno che hanno localizzato il latitante attraverso il monitoraggio dei voli sudamericani e l’intreccio dei traffici telefonici internazionali.

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