Operazione Golden Trip: furti nel Vallo di Diano. 8 arresti. Tra loro, forse, gli assassini di Petrosino
Potrebbero avere un’ identità gli assassini di Pasquale Petrosino, l’uomo che nel 2009, mentre era insieme a sua moglie,nella sua abitazione, nella frazione di Tardiano a Montesano S/M, fu barbaramente pestato probabilmente da tre malviventi nel corso di una rapina. L’uomo a causa delle percosse ricevute perse la vita, mentre sua moglie riuscì, fortunatamente, a sopravvivere alla mattanza, ma mai a dare un volto agli assassini di suo marito. Partendo da questo efferato caso, i Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, nel corso di indagini per scoprire gli autori del furto e del successivo delitto sono arrivati all’arresto di 8 persone, (di cui 4 donne, fortemente operative) : quattro in carcere e altrettante ai domiciliari per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine e furti in abitazione, nell’ambito di quella che è stata denominata operazione “Golden trip”. Dopo l’efferato caso di Montesano, i Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, mettendo in atto serrate indagini, hanno arrestato quattro persone per tentato furto in una abitazione in provincia di Vibo Valentia nel febbraio del 2010. Le indagini hanno posto sotto la lente di ingrandimento un periodo compreso tra il febbraio del 2010 al gennaio del 2014 e ben 31 episodi commessi tra Campania, Basilicata, Puglia, Abruzzo, Molise e Lazio, nel zona a sud di quest’ultima regione vi era quella definita “la sede operative” della banda di ladri costituita da croati e da un basista napoletano. I furti venivano pianificati e svolti su un territorio molto ampio. Tra le zone colpite, nel Vallo di Diano, anche la cittadina di Sala Consilina. In tutti i casi, i malviventi, agivano indisturbati, quando nelle abitazioni non vi era nessuno e nel caso in cui all’interno delle abitazioni venisse trovato qualche abitante i ladri non esitavano ad usare violenza. La refurtiva costituita da monili d’oro, veniva prontamente messa sul mercato dal ricettatore napoletano, il quale si occupava anche di organizzare gli spostamenti al fine di commettere i reati e che sostanzialmente insieme ad un croato era a capo della banda. La strada maggiormente utilizzata per gli spostamenti è stata l’A3 Salerno –Reggio Calabria, costantemente monitorata dalle Forze dell’Ordine, le quali sono riuscite a sgominare la banda come ha illustrato il Procuratore di Lagonegro,”attraverso attività investigativa tradizionale, portando a termine un’operazione molto simile a quella svoltasi a Lagonegro circa 15 giorni fa, quando fu tratta in arresto un banda di ladri di nazionalità romena”. Sono in corso indagini per appurare con certezza se tra i membri della banda ci siano gli assassini del povero anziano di Montesano S/M. Nel caso di riscontri positivi in merito, i responsabili dovranno rispondere anche del reato di omicidio. 8 I dettagli dell’operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina presso il Comando Carabinieri di Sala Consilina, alla quale hanno preso parte il Procuratore di Lagonegro, Dott. Giancarlo Grippo, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Salerno, Col. Riccardo Piermarini ed il Tenente della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina, Emanuele Corda.