Firenze: Sara Dameno la “Masterpiece” del Liceo Classico ai colloqui fiorentini

LEGGI IL TESTO INTEGRALE IN CONCORSO “Il sole tramonta. Dietro ogni casa, palazzo, monte, collina. Priva ogni creatura del calore minimo, necessario alla vita. Le più svariate creature si rifugiano negli anfratti sicuri a riposare nei giacigli di foglie morte e sogni persi. Gli uomini come gli orsi in letargo chiudono le serrande e strizzano gli occhi per vedere meglio, alla penombra delle luci artificiali delle loro case, le loro spelonche a risparmio energetico”. Sono queste le prime righe contenute in “La vita che ci animava non era cosa d’altri”, testo scritto dalla studentessa del “M.T.Cicerone”  Sara Dameno di Polla, che nell’ambito della XIII edizione dell’importante concorso letterario “I colloqui fiorentini”, si è classificate terza per il settore narrativa. Sara Dameno è stata apprezzata dall’intera giuria, presieduta da Gino Tellini dell’Università di Firenze, chiamata a stilare la classifica finale di un concorso che mette ogni anno in vetrina talenti di tutta Italia. La studentessa di appena diciotto anni di Polla, assistita dalla Prof.ssa Annamaria Colucci di Sala Consilina, ha messo in luce tutta la sua bravura nel raccontare e trasmettere intense emozioni attraverso un testo molto interessante. La traccia affidata ai tantissimi aspiranti scrittori delle diverse sezioni in concorso è stata “Ah perchè non è infinito come il desiderio, il potere umano?” di Gabriele D’Annunzio. Il racconto ha il merito di saper disegnare un esteta, su uno sfondo estetizzante, e al tempo stesso ha anche il merito di saperne prendere le distanze. In questo modo viene confermata l’osservazione di Eugenio Montale, quando afferma che D’Annunzio bisogna «attraversarlo», ovvero è necessario conoscerlo, ma senza restarne prigionieri. Il Liceo Classico con questo importante risultato ottenuto da Sara Dameno si conferma autentica fucina di “fuoriclasse”.