San Pietro al T. (SA): minoranza consiliare attacca la Giunta Quaranta. Incompatibilità e tributi sotto la lente d’ingrandimento

CLICCA PER GUARDARE L’INTERVISTA AL CONSIGLIERE COMUNALE DI OPPOSIZIONE GIOVANNI GRAZIANO

Si è tenuta nel pomeriggio di ieri a San Pietro al Tanagro la conferenza stampa indetta dai gruppi consiliari di opposizione “Alternanza per il futuro” e “Iniziativa Sociale-San Pietro Futura”, dopo il rinvio del consiglio comunale previste per martedì 8 aprile ed in seconda convocazione per giovedì 10 aprile “poiché, si legge nel documento a firma del Presidente del Consiglio Comunale San Pietro al Tanagro, i consiglieri che hanno richiesto la convocazione non hanno provveduto nei termini a depositare la necessaria proposta unitamente ai documenti necessari per poter essere esaminata”. Un atto definito dai consiglieri di opposizione  “gravissimo ed illegale in quanto illegittimo”. Sotto la lente di ingrandimento della minoranza consiliare sanpetrese “l’incompatibilità a rivestire la carica da parte del sindaco Quaranta, del vice sindaco Zambrotti, del presidente del consiglio Franco, dell’assessore Pagliarulo cui vengono contestate irregolarità contributive dei tributi comunali e conflitto di interesse, quali titolari di impresa fornitrice di beni e servizi al comune”. “Nella mattinata di oggi, ha annunciato nel corso della conferenza stampa di ieri, Giovanni Graziano, è stata presentata al Presidente del Consiglio Comunale di San Pietro al Tanagro formale diffida a rideterminare la sua decisione. Inoltre, in merito, ha aggiunto Graziano, l’On. Edmondo Cirielli, ha presentato al Ministro dell’Interno, formale interrogazione sulla questione affinchè il Ministro attivi tutte le necessarie procedure atte a verificare quanto successo. Infine, ha concluso il consigliere di opposizione “verrà richiesto un incontro con il Prefetto di Salerno per ragguagliarlo di quanto accaduto”.

 

Una risposta

  1. Bruno Sei ha detto:

    Se è vero che con il Ddl Del Rio si cancellano 3500 Consiglieri Provinciali, non si può trascurare il fatto che esiste una moltitudine di Consiglieri Provinciali, che occupano contemporaneamente poltrone nei cda delle Partecipate (Aeroporti, Aziende di trasporto locale, etc..) e che forse continueranno ad occupare tali poltrone, nonostante la decadenza da Consigliere Provinciale.
    A mio modesto avviso, la questione va regolamentata, precisando nelle norme attuative che i Consiglieri Provinciali dovranno decadere automaticamente anche dai Cda delle Partecipate in quanto tali incarichi sono vincolati alla funzione pubblica svolta come Consigliere Provinciale. Se tutto ciò non avvenisse, si manterrebbe in piedi un poltronificio che permetterebbe ai Consiglieri Provinciali, di uscire dalla porta principale e rientrare da quella di servizio.
    Sarebbe opportuno che tali poltrone andassero a chi ne ha le competenze e non al trombato di turno, ma tutto ciò credo vada regolamentato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *