San Pietro al T. (SA): il Sindaco richiede la convocazione del consiglio comunale. Dure critiche all’opposizione

Il Sindaco di San Pietro al Tanagro, Domenico Quaranta, dopo le dure critiche avanzate dai consiglieri di opposizione dei gruppi “Alternanza per il futuro” e “Iniziativa Sociale-San Pietro Futura”, in merito “al rinvio illecito del consiglio comunale e alle presunte irregolarità contributive dei tributi comunali da parte di  alcuni membri della giunta e al conflitto di interessi che riguarda sempre dei membri dell’amministrazione”, ha presentato al Presidente del Consiglio Comunale di San Pietro al Tanagro, Pietro Franco, una richiesta formale di convocazione del consiglio comunale. Sono due gli argomenti principali all’ordine del giorno proposti dal primo cittadino “La relazione del Sindaco sulle circostanze ventilate dai gruppi di opposizione e scrive Quaranta dal sedicente M5S in relazione a presunti addebiti da contestare al Sindaco, al suo vice e al Presidente del Consiglio Comunale. Al secondo punto, compare “L’istituzione con decorrenza immediata di apposita anagrafe facoltativa degli eletti al consiglio comunale conoscitiva delle proprietà immobiliari riconducibili agli stessi in analogia alle vigenti disposizioni di legge e delle rispettive posizioni tributarie da comporsi mediante autodichiarazione” .  Tutto questo, “con lo scopo, sottolinea Quaranta,  e con l’ ambizioso fine di dare facoltà a tutti i Consiglieri, a cominciare da quelli appartenenti ai gruppi di minoranza, di rendere chiara e trasparente la propria posizione contributiva nei confronti del Comune. Nella richiesta, il Sindaco, sottolinea da un lato la necessaria convocazione del consiglio comunale a causa  della “reiterata incapacità tecnico-amministrativa dei gruppi di minoranza nella convocazione di un consiglio comunale di propria iniziativa” e  dall’altro “la campagna diffamatoria che continua a protrarsi a danno dell’onorabilità del Sindaco e delle altre parti chiamate in causa, di cui si sono fatti promotori presso i mass media gli stessi consiglieri di minoranza”.

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