Trasporti: la Sita va via dalla Campania. 440 procedure di mobilità. Petizione nel Cilento per l’intercity

Sono 440 le procedure di mobilità aperte ufficialmente nella giornata di ieri per altrettanti dipendenti della Sita Sud, che, quindi dal 1 agosto abbandonerà la Regione Campania.  La prima riunione, come riportato dalla versione on line del quotidiano “La Città” iniziata poco dopo le 10 fra il direttore dell’azienda Simone Spinosa ed i rappresentanti sindacali, si è chiusa negativamente con la conferma del licenziamento collettivo. Una nuova riunione si è tenuta nel pomeriggio. Nel frattempo, i dipendenti dell’azienda hanno proclamato lo stato di agitazione e bloccato il servizio. “L’anno scorso abbiamo avuto l’obbligo di servizio,  ha sottolineato Simone Spinosa, direttore della Sita,  ma da gennaio di quest’anno non abbiamo avuto nessuna risposta. Abbiamo scritto alla Regione e alle Province per chiedere sviluppi e il pagamento di quanto dovuto. Nel contempo abbiamo anche inviato le lettere di recesso dal servizio a partire dal primo agosto”. L’azienda lamenta la mancata corresponsione delle spettanze dovute ed una situazione economica aggravata anche dai tagli al comparto dei trasporti”.  Intanto, il segretario generale della CGIL Campania, Franco Tavella,  ha annunciato di aver chiesto, “insieme alla Filt Cgil Campania, un incontro urgente al presidente Caldoro per discutere del futuro della Sita. Aspettiamo risposte immediate. Diversamente, siamo pronti a mettere in campo tutte le iniziative di protesta sindacale per evitare l’ennesimo smacco al trasporto pubblico locale e nuovi, enormi disagi per i cittadini”. Passando ai trasporti ferroviari, è stata chiusa la petizione on line per scongiurare il taglio degli intercity con scalo nei centri del Cilento. L’Associazione Sicurezza Consumatori, promotrice della petizione, esprime, attraverso una nota stampa,  la propria soddisfazione per l’andamento della campagna che ha visto 352 adesioni all’iniziativa. Lo scorso 3 maggio la petizione è stata formalmente inviata  al Presidente del Consiglio Matteo Renzi ed al Ministro Maurizio Lupi.

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