Otto persone denunciate dalle Volanti ed una persona denunciata dalla Divisione Anticrimine

Otto persone denunciate in stato di libertà. E’ questo il bilancio dell’attività di prevenzione dei reati svolta nella giornata di ieri dai poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura a Salerno. Cinque donne di nazionalità rumena ed una italiana, dedite alla prostituzione, controllate in zona litoranea, sono risultate inottemperanti al Foglio di Via Obbligatorio con divieto di far ritorno a Salerno per tre anni e per tale motivo sono state deferite all’Autorità Giudiziaria. Nel primo pomeriggio gli agenti della Sezione Volanti sono intervenuti in Via Posidonia a Pastena ed hanno bloccato un rumeno che si era reso responsabile, poco prima, di un’aggressione e furto di un cellulare in danno di una sua connazionale. Lo straniero, identificato per S. V. G., di anni 55, è stato denunciato per violenza privata, minaccia e furto. Sempre nel primo pomeriggio di ieri, in pieno centro cittadino, i poliziotti della Sezione Volanti hanno controllato un 33enne , mentre era alla guida di un autoveicolo che è risultato essere sottoposto a fermo amministrativo con sigilli per violazioni commesse nel mese di marzo 2014. L’uomo è stato pertanto denunciato per violazione di sigilli. Inoltre, a seguito della denuncia di furto di un telefono , avvenuto alla fine del mese di marzo presso una discoteca del salernitano, gli investigatori della settima sezione della Divisione Anticrimine, coordinati dall’Ispettore Capo Angelo Labella, in servizio presso la  Questura di Salerno, a seguito di indagini effettuate attraverso l’analisi dei tabulati del traffico telefonico sull’imei dello smartphone,  individuava l’utenza a cui attualmente era abbinato il numero seriale del telefono rubato, intestata ad una donna abitante in Castel San Giorgio. In seguito a perquisizione delegata dalla locale Procura della Repubblica, i poliziotti hanno trovato e sequestrato l’Iphone presso l’abitazione della donna che è stata deferita in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di  ricettazione.

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