Fondi Regione Campania: indagati tre Sindaci del Cilento

“Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falsità ideologica in atti pubblici. Sono i reati contestati dalla procura della Repubblica di Vallo della Lucania che ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini nei confronti del sindaco di Casal Velino, Domenico Giordano, del sindaco di Pollica, Stefano Pisani, e dell’ex primo cittadino di San Mauro Cilento, Giuseppe Cilento.” La notizia diffusa in giornata e riportata su maggiori quotidiani della Provincia  di Salerno ha provocato uno scossone nelle cittadine cilentane. “I tre amministratori, come scrive il quotidinao “Il Mattino”,  rispettivamente nelle vesti di presidente e di componenti dell’Unione dei Comuni Velini, avrebbero ottenuto illecitamente dei fondi erogati dalla Regione Campania per l’associazionismo comunale. L’Unione dei Comuni Velini, nata nel 2009 per l’esercizio in forma associata e coordinata di alcune funzioni e servizi, avrebbe ottenuto in maniera illecita 274mila euro di contributi regionali.Secondo l’inchiesta, coordinata dal procuratore capo della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania Giancarlo Grippo, i contributi sarebbero stati erogati dall’anno di istituzione dell’Unione nel 2009 fino al 2012. Completamente estraneo alle indagini l’ex sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, ucciso in un agguato il 5 settembre 2010. In particolare, i comuni di Casal Velino, Pollica e San Mauro hanno ottenuto 75mila euro quale contributo di attivazione, per poi ottenere 70mila euro nel 2010, 48mila euro nel 2011 e due contribuiti, rispettivamente di 39 e 42mila euro, nel 2012. I tre sindaci , si legga ancora nell’articolo de “Il Mattino”, avrebbero utilizzato i fondi, per l’adempimento di attività non rientranti nelle finalità dell’Unione dei Comuni Velini. “Tra i progetti più importati portati avanti negli anni dall’Unione dei Comuni Velini rientra quello relativo alla realizzazione di un sistema di videosorveglianza integrato da realizzare nei territori dei tre comuni.  Quest’inchiesta, però, crea non poche perplessità, visto che i tre ammministratori sono accusati di aver ottenuto quasi trecentomila euro di contributi regionali dal 2009 al 2012”.

 

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