Potenza : numerosi gli alunni che a settembre dovranno ripetere l’anno scolastico

E’ salito il numero di respinti alle scuole medie e superiori del capoluogo. Numerosi gli alunni che a settembre dovranno ripetere l’anno scolastico. Per molti un dramma, in cui la disperazione è alimentata maggiormente dalle famiglie e dal loro giudizio. Il vero problema, sostengono gli psicologi, sta proprio nella non accettazione da parte di mamma e papà che vorrebbero avere la certezza di aver cresciuto un piccolo genio e che sono i primi ad esser delusi in caso di sconfitta scolastica. Secondo gli psicologi, la bocciatura non è una punizione, ma un voler opporsi ad un comportamento sbagliato dell’alunno che evidentemente non è pronto per poter affrontare la classe successiva e per crescere spontaneamente. Una bocciatura, dunque, come  un percorso di aiuto a migliorare se stessi, comprendendo gli errori del passato e impegnandosi a non commetterne altri. Un po’ come quando, ad una richiesta errata o pressante di un figlio, in famiglia scatta un bel no. Mamma e papà cercano di educare alla vita, la stessa cosa la fa la scuola, che è il luogo in cui il ragazzo trascorre maggior parte del tempo rapportandosi con coetanei e adulti. Con la bocciatura scatta il senso di colpa per frustrazione, alimentato spesse volte fino all’estremo proprio dalle famiglie che tendono a denigrare il bocciato, ad isolarlo ed a punirlo. Gli adulti dovrebbero invece giocare un ruolo importante in questa fase, dovendo far comprendere che la vita è fatta di promozioni e bocciature, di rendere i propri figli felici, aiutandoli a crescere sereni anche dopo una sconfitta. Ed è importante che tutti imparino un po’ a piangere, per comprendere che i risultati non si ottengono senza impegno. Bisognerebbe a questo punto discutere anche del metodo che viene offerto agli alunni. Scuole elementari molto permissive e premianti con voti alti che si sgonfiano alle scuole medie e che spesso portano ad un giudizio completamente opposto alle superiori. Bisognerebbe dunque migliorare l’intero sistema che comunque è in grado di allertare il genitore nel momento in cui si preannuncia una bocciatura, che non viene mai all’improvviso e che non viene mai solo per colpa degli insegnanti.

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