Potenza: sempre più pressante la pista lucana dietro lo scenario dell’omicidio di Silvio Fanella

Si fa sempre più pressante la pista lucana dietro lo scenario dell’omicidio di Silvio Fanella, l’ex cassiere di Mokbel freddato meno di una settimana fa nella capitale. Fermati Aniello Barbetta e Giovanni Plastino, quest’ultimo già detenuto. In stato di fermo anche il presunto mandante, Roberto Macorì, autista di Mokbel. Secondo gli inquirenti, i fermi sono stati effettuati sulla scorta di risultanze investigative aventi delle  similitudini con l’episodio del fallito rapimento avvenuto nell’agosto di due anni fa. I tre assassini di Fanella lo avrebbero immobilizzato dopo esser riusciti ad introdursi nel suo stabile ed aver mostrato al portiere falsi tesserini della gdf. I fermi, per sussistenza del pericolo di fuga. Se due anni fa il colpo è fallito perché Fanella viaggiava a bordo di un veicolo differente da quello previsto, questa volta qualcosa potrebbe esser andato storto e invece del rapimento c’è scappato il morto. Alla base dell’omicidio potrebbe esserci il tentativo di far svelare a Fanella il luogo in cui sarebbe nascosto il tesoretto della truffa Telecom Italia Sparkle- Fastweb che comprende denaro, diamanti, vari preziosi, in parte ritrovato in un appartamento di Frascati della vittima.

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