Vicenda Saut Gioi: il Sindaco scrive al Procuratore Grippo per sollecitare il suo intervento in merito al ridimensionamento

Una lettera al Procuratore Capo del Tribunale di Vallo della Lucania Giancarlo Grippo per sollecitare l’intervento della Procura in merito al ridimensionamento orario del Saut di Gioi. E’ quella che è stata inviata dal sindaco Andrea Salati che già il 1 luglio alla Procura vallese aveva inviato una nota in cui si veniva a denunciare la riduzione della presenza del medico, decisa dall’Asl Salerno, solo dalle 8 alle 20 in all’inizio dell’estate quando c’è l’aumento di popolazione. “Le popolazioni amministrate – ha scritto nel sollecito a Grippo il primo cittadino di Gioi – vivono un particolare momento di sofferenza sociale, per cui ritengo che solo il suo autorevole intervento possa restituire loro un po’ di serenità in particolare in campo sanitario”. La domanda di Salati a Grippo è questa: “Davvero si può  smembrare un presidio, che nonostante un’unità in meno da aprile, con l’organico in servizio  sta comprendo i turni 24/24, con il solo scopo di andare integrare i turni di un  presidio di pari grado, quello di Bellosguardo, carente di dirigenti medici?”. Si viene così a creare una disparità di assistenza tra popolazioni omogenee, penalizzando, chissà perché, quella cilentana a favore di quella degli Alburni: “Una scelta davvero incomprensibile”, sottolinea il sindaco di Gioi. Il rammarico di salati, che fa presente anche al Procuratore Capo, è che “…ho chiesto al Direttore Generale dell’ASL Salerno, con cui è stato impossibile intavolare un dialogo collaborativo, di rivedere il provvedimento e sopperire alle carenze attingendo da un’apposita graduatoria regionale, ma non c’è peggiore sordo di chi non vuole sentire”. Nel frattempo Salati allo stesso Grippo fa presente che le popolazioni sono pronte a fare le barricate “…a meno che anche un suo autorevole intervento non riporti tutto nella normalità, che non andava modificata”. D’altronde i cittadini che hanno scelto di vivere nel Cilento interno sono  stanchi “…di soprusi, di sopraffazioni, di decisioni a danno senza giustificati motivi”, ha concluso Salati.

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