Sanità valdianese: la CGIL denuncia le criticità

Toni duri e un chiaro appello a fare presto al Direttore Generale dell’Asl Salerno, Antonio Squillante. E’ quanto contenuto in un documento indirizzato allo stesso Squillante,  al direttore Sanitario dell’Asl Salerno, Caiazzo e al direttore del Distretto Sanitario 72, Di Fluri,  a firma del delegato RSU/CGIL, Luigi Pistone e per la Segreteria CGIL Funzione Pubblica, da Margaret Cittadino. Nel documento si ripercorre cronologicamente la decisione assunta dalla direzione generale dell’Asl Salerno, di organizzare nel Vallo di Diano un servizio che potesse assicurare cure palliative domiciliari e cure domiciliari di 3° livello, con una convenzione triennale stipulata con  l’Associazione di volontariato “Vamos2, la quale, dal canto suo metteva a disposizione un mezzo, per raggiungere gli utenti, un ecografo di nuova generazione ed un dirigente Medico membro della stessa associazione. All’Asl Salerno ed in questo caso al Distretto Sanitario 72 toccava completare il progetto con personale infermieristico e di supporto. Una notizia accolta con entusiasmo dai tanti cittadini in difficoltà. “Un sogno, si legge nel documento della CGIL, che è diventato un incubo!!!”  Perché il progetto non è ancora partito, la convenzione fu firmata nel dicembre del 2013. Numerose le criticità che riguardano la sanità valdianese evidenziate nel documento del sindacato: “sono 7 mesi che è pronto il mammografo nel Poliambulatorio di Sala Consilina ma manca lo specialista che possa refertare la prestazione mammografica, nello stesso Poliambulatorio, da 10 mesi non si effettuano radiografie per la mancanza di un dirigente medico radiologo E’ trascorso un anno dalla richiesta di un ecografo per il poliambulatorio di Sala Consilina e per la struttura di Sant’Arsenio. Nulla è arrivato e quindi gli specialisti cono costretti ad indirizzare l’utenza al Psaut di Teggiano e poi aggiunge la Cgil,  è necessario mettere attuare interventi sulla struttura sanitaria di Sant’Arsenio,  soprattutto programmare interventi manutentivi e di messa in sicurezza ad esempio dell’immobile dove è ubicato il SERT. “Siamo all’ennesima beffa, conclude il documento della CGIL, all’ennesima truffa perpetrata nei confronti dei cittadini del Vallo di Diano e più in generale dei territori a Sud di Salerno, che continuano ad essere derisi, offesi e manipolati da venditori di fumo che continuano ad usare questi territori per le scorribande politiche ed elettorali, che continuano a speculare sul dolore, la sofferenza ed i bisogni di salute dei cittadini”. La Cgil chiede al Direttore Squillante di intervenire repentinamente, “di dare risposte tangibili agli impegni assunti in questi anni”.

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