Sala Consilina (SA): bene confiscato alla criminalità organizzata assegnato al Piano Sociale di Zona

Nella cronaca legata ai reati che presumibilmente avvertiamo lontani dal nostro territorio tra i lieti fine spesso si parla di beni confiscati alla criminalità che vengono trasformati in strutture di accoglienza, per comunità ed in  strutture deputate ad accogliere servizi utili alla comunità. Ebbene è successo anche a Sala Consilina. Lo si apprende attraverso una delibera di giunta, con la quale  l’amministrazione comunale di Sala Consilina, guidata dal Sindaco Francesco Cavallone,  ha disposto l’assegnazione di una appartamento situato nella centrale Via Mezzacapo al Piano Sociale di Zona s10 (ex s4),in esecuzione del decreto dell’agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Nella delibera viene illustrata una parte della tempestica che ha portato all’assegnazione, perché come ci ha spiegato il Sindaco Cavallone, essa arriva dopo diversi anni caratterizzati da diversi passaggi burocratici.  “Lo scorso anno, si legge infatti,  il Comune di Sala Consilina aveva fatto richiesta all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, di poter  acquisire al proprio patrimobile immobiliare il bene confiscato alla criminalità organizzata  al fine di destinare tale immobile a finalità sociali e così l’Agenzia ufficialmente ha comunicato con una nota all’ente che l’immobile “…è trasferito, nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, al patrimonio indisponibile del Comune  di Sala Consilina per finalità sociali”. Una bella pagina per il nostro territorio, che purtropoo, come testimoniato da questi fatti e dalle diverse inchieste che vedono protagonista il Vallo di Diano non è immune da attività legate alla criminalità organizzata.

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