Pubblica amministrazione: blocco salari fino al 2020, la protesta dei sindacati salernitani

I rumors su una eventuale proroga del blocco agli stipendi della pubblica amministrazione fino al 2020 rischiano di provocare una reazione fortissima tra i tanti dipendenti pubblici dello Stato che già dal 2010 vedono congelata la loro retribuzione. I sindacati della funzione pubblica Cgil, Cisl e Uil Salerno sul piede di guerra chiedono la smentita da parte del Presidente Renzi e della Ministra Madia, minacciando in caso contrario un clima incandescente dopo la pausa estiva. La notizia di una eventuale proroga del congelamento degli stipendi era circolata qualche giorno fa tra i corridoi del ministero del Tesoro. Una misura che in molti riterrebbero necessaria per il governo Renzi ad incassare dalla spending review quei miliardi che altrimenti mancherebbero nelle casse dello Stato per il prossimo anno. Una misura che evidentemente non piace ai lavoratori della pubblica amministrazione che già dal 2010 vedono fermi i propri salari con un calo del valore reale degli stipendi del 15% circa. “Errore madornale”, “ una ricetta inutile per il governo dei conti pubblici” così la definiscono i sindacati salernitani in una nota data alle stampa chiedendo quanto “sia difficile capire che se negli ultimi quattro anni, a fronte di un sensibile calo dei dipendenti e della spesa per personale e redditi da lavoro, la spesa pubblica aumenta, fino a sfuggire a ogni controllo rispetto al Pil” la soluzione non sarebbe nel continuo blocco degli stipendi. Per questo i sindacati chiedono vivamente che il governo smentisca. La reazione dei lavoratori, minacciano i sindacati, sarebeb fortissima.

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