Regione Campania: record di giovani senza lavoro e formazione

Nonostante le tante eccellenze della Campania, ecco arrivare un nuovo primato negativo per la regione, che registra il record dei giovani senza lavoro e formazione, ed è seconda solo alla Sicilia. I dati relativi al 2012, forniti dall’indicatore Istat “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo” giunto alla sesta edizione, evidenziano che la nostra regione presenta il 35,4% dei ragazzi tra i 15 e i 29 anni fuori dal sistema formativo  e produttivo del Paese rispetto al 37,7% dell’isola siciliana, il più basso in assoluto. Il rischio è vorticoso: più non ci si forma e non si lavora, più si aggrava la condizione di reinserimento. Comparando la situazione dell’Italia con quella dell’Europa, che da diversi anni pone attenzione sui Neet (Not in education, employment or training) giovani non più inseriti in un percorso scolastico e/o formativo né impiegati in attività lavorativa, si evidenzia che la nostra media neet è palesemente superiore a quella dell’Ue: il 23,9% contro il 15,9%. La Germania presenta solo il 9,6% dei neet, la Francia il 15.0%, il Regno Unito il 15,4% e la Spagna il 22,6%. Quindi la gioventù campana è indietro sia rispetto all’andamento nazionale che rispetto a quello europeo, e di conseguenza il futuro della nostra regione è ad alto rischio. L’incidenza dei neet è tornata a crescere nel 2012 in Italia e in particolare nel Mezzogiorno, a seguito di un incremento annuo molto sostenuto tra il 2009 e il 2010, nonostante una precedente e leggera regressione, che aveva fatto ben sperare, tra il 2005 e il 2007, quando si era passati dal 20.0% al 18,9%. Inoltre, mentre in Europa sono le donne le più colpite da questa triste condizione, nel Mezzogiorno, la differenza di genere è minima: gli uomini che non studiano e non lavorano sono il 31,6% e le donne il 35,0%.

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